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Sistema di protezione sociale a rischio emerge dal Rapporto Think Tank “Welfare, Italia” sviluppato da Unipol Gruppo con The European House – Ambrosetti.
Primo semestre in crescita per gli utili netti di Unipol saliti a 740 milioni di euro (+14,9%), a fronte di una raccolta diretta assicurativa pari a 7,3 miliardi (+18,5%). Il ramo Danni è arrivato a 4,1 miliardi (+2,6%) mentre quello Vita si è portato a 3,2 miliardi (+48,4%). Una nota sottolinea come siano state concretizzate
Utile netto cumulato per 2 miliardi di euro, dividendi complessivi a 600 milioni di euro, Solvency Ratio tra il 140%-160%. Non solo. Raccolta danni per 8,7 miliardi di euro (+750 milioni di euro rispetto al 2018) e una raccolta vita di 5 miliardi (+750 milioni di euro rispetto al 2018). Sono questi i principali obiettivi
L’amministratore delegato di Unipol, Carlo Cimbri, da Davos intervistato da Cnbc esclude operazioni di aggregazioni di Mps con Unipol Banca e Bper.
Bper una delle possibili opzioni per la cessione o fusione da parte di Unipol della controllata Unipol banca. Così l’ad Carlo Cimbri a Repubblica. “Ci possono essere sinergie nel reciproco interesse, ma non vogliamo ricreare un conglomerato finanziario di banca e assicurazione”.
Utile netto in crescita nel primo semestre per Unipol.
Pagare le proprie spese diventa sempre più semplice e rende i vecchi portafogli, soggetti a smarrimento con i contanti al loro interno, sempre più obsoleti. Oggi, la nuova frontiera in questo campo è quella dei dispositivi wearable (indossabili).
2017 in rosso per i conti del gruppo Unipol. I risultati preliminari consolidati dello scorso anno fiscale vedono un risultato netto consolidato negativo per 169 milioni di euro (dai +535 milioni del 2016). Escludendo gli effetti one off per la ristrutturazione del comparto bancario (completata con la good bank operativa dallo scorso 1 febbraio), il
I tre grandi detentori di obbligazioni che già avevano partecipato alla conversione dei bond di Banca carige parteciperanno all’aumento per 40 milioni.
Trattativa a oltranza tra soci e banche per la garanzia sull’aumento da mezzo miliardo, che è costata anche tensioni agli sportelli. Possibile partecipazione di Generali, Intesa e Unipol.