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In una “ipotetica” competizione con gli attuali partiti, avrebbe oltre il 24% dei voti, secondo Demos. Il che significa: il primo partito in Italia. Davanti al PdL (19%) e al PD (18%) che perderebbe 1/4 dei consensi.
Al 39% i contrari. PdL scende al 21,5%. PD primo partito d’Italia con il 27. Guadagnano UDC (8,1%), Di Pietro e Vendola. Movimento 5 Stelle fermo al 4,5%, Lega Nord al 10%. Gli orari dei negozi? Vanno liberalizzati.
Falsificato l’estratto conto del presidente della Swiss National Bank (SNB) dimissionario. La moglie aveva acquistato dollari prima dell’annuncio di una svalutazione del franco svizzero.
Proposto l’adeguamento dei contributi versati dall’8,6% al 33%. Dal deputato dell’Udc Renzo Lusetti addirittura l’ipotesi di un licenziamento di massa. In caso di “class action” i parlamentari potrebbero anche spuntarla.
Il governo taglia gli enti locali e il comune dove nacque Tremonti lancia la provocazione: promuovere un referendum per chiedere ai valtellinesi di decidere se passare al Canton Grigioni. L’anno scorso era stato l’Udc svizzero (partito di destra anti immigrazione) ad avanzare l’ipotesi di aprire le porte della Confederazione alle provincie di Varese, Como, Aosta, Bolzano.
Il premier sempre più irritato verso i “lumbard” e la loro posizione sulle pensioni. Oggi il testo approda al Parlamento, all’esame della Commissione di Bilancio. Dal contributo di solidarietà allo slittamento del TFR fino alla tassazione sulle rendite finanziarie: tutti i punti del testo ufficiale.
L’esecutivo contro la mozione Prestigiacomo. Il ministro,’Non mi sento sconfessata’. Il testo dell’IdV passato con 287 no, 296 sì e sei astenuti. Passa anche la mozione Api. Dai banchi di opposizione si e’ urlato: ‘Dimissioni, dimissioni’. Cicchitto e Brambilla arrivano quasi alle mani (VIDEO). E il premier dice: le elezioni si possono vincere: noi al 28%, PD al 26%.
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla Famiglia riconosce le lacune della manovra e le divisioni all’interno della maggioranza. “Governo, Udc, Lega, tutti sono a favore delle politiche familiari, poi in Parlamento spuntano priorità diverse”.
Via libera della Camera alla fiducia sulla manovra economica per il pareggio di bilancio al 2014. I voti favorevoli sono stati 316, i contrari 284 e 2 gli astenuti. Il si definitivo in serata. Berlusconi ai suoi: “Non me ne andro’ finche’ non saro’ riuscito ad abbassare le tasse”.
Manovra: “Così non la votiamo”. Gli ultimi giapponesi del PDL se ne fregano di BTP e debito pubblico
Sono gia’ piu’ di 100 (80 alla Camera e 22 al Senato) i legali/peones eletti in Parlamento nel partito del premier ad aver raccolto firme contro Tremonti. Dicono “no” all’abolizione sacrosanta di inutili Ordini professionali come avvocati e soprattutto gli odiosi notai (ma anche i giornalisti) e all’incompatibilità (anti-Casta) dei doppi incarichi e stipendi tipo sindaco e onorevole. Il tasso sul 10 anni? Ma non sanno neanche cos’e’.