Telecom pagina 14
Si parla della vendita del 29% alla cinese Hutchinson Whampoa. Banche -22% sotto rispetto ai massimi testati, entrate nel mercato orso. Si rompe correlazione con bond sovrani: GUARDA GRAFICO. Spread stabile. Potere d’acquisto ai minimi dal 1990.
Se non dovessero arrivare nuovi segnali positivi per l’economia nella seconda parte del 2013, non sono da escludere nuove misure straordinarie di allentamento. Dopo il caos di Cipro tutto e’ possibile, anche una riduzione dei tassi.
Notizie poco confortanti sul deficit italiano, che nel mese di marzo è salito a 21,4 miliardi di euro. Rinviato decreto sullo sblocco dei pagamenti della Pubblica Amministrazione. Spread sotto controllo in area 330.
Valore nella parte intermedia della forchetta originaria di 2-2,65 euro, poi ristretta a 2,2-2,4 euro. Avvio delle negoziazioni previsto per il 3 aprile.
Ad annunciarlo e’ il giornalista e conduttore della Rete, Gad Lerner. In corsa per Telecom Italia Media c’erano anche il fondo Clessidra e Della Valle. Il CdA e’ durato tre ore: sul tavolo acnhe piano industriale di bilancio.
I due vecchi pretendenti non gettano la spugna e tornano alla carica, soprattutto ora che è scaduta l’esclusiva della trattative tra TI Media e Cairo Communication.
L’anno scorso bruciati quasi 800mila euro al giorno. Il conto dell’operazione Fenice elaborata da Passera e Berlusconi nel 2008 evidenzia 843 milioni di perdite, debiti per oltre 1 miliardo. LiquiditĂ agli sgoccioli.
Raggiunto Santo Graal dell’austeritĂ , il surplus primario, ma a quale costo? A pagare sono stati i cittadini onesti. Syriza non ci sta. Cipro: il salvataggio dovrĂ essere approvato dal parlamento tedesco, il Bundestag.
Com’e’ possibile che in un paese ricco tanta gente muoia di fame? Gli standard Ue mostrano che il paese e’ al collasso. Ma gli stati membri non ammetteranno mai che la colpa e’ del loro piano di salvataggio.
Mentre prende il via la due giorni dell’Eurogruppo, la prima presieduta dall’olandese Jeroen Dijsselbloem, emerge in tutta la sua forza il danno inflitto dalle misure di austerita’ imposte nelle nazioni piu’ indebitate dell’area euro. Previsto il calo trimestrale piu’ intenso della produttivita’ in quasi quattro anni.