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Difficilmente il maxi taglio dei tassi di interesse da 50 punti base, deciso dalla FED lo scorso 18 settembre, si ripeterà. È quanto sottolineano gli analisti alla luce dei verbali minute dell’ultima riunione della banca centrale americana, che hanno evidenziato una spaccatura interna sull’entità della sforbiciata
La Banca centrale europea mantiene i tassi d’interesse e afferma che le pressioni sui prezzi interni sono “ancora elevate”.
Mercati e analisti sono tutti d’accordo: dopo una lunga serie di rialzi avviati a luglio del 2022, giovedì 6 giugno, la Banca centrale europea taglierà i tassi d’interesse. Cosa attendersi sul fronte delle mercato azionario e del reddito fisso
I dati salienti del Daily Market Brief a cura di Ipek Ozkaderskaya, Senior analyst per Swissquote.
La Federal Reserve americana ha lasciato i tassi di interesse invariati: il costo del denaro resta fermo fra il 5,25% e il 5,50%. Non solo. Da giugno la banca centrale americana imporrà un tetto di 25 miliardi di dollari al mese ai Treasury, dai 60 attuali.
Da tempo il governatore della FED, Jerome Powell, segnala che la Fed sarà pronta a tagliare i tassi solo quando avrà maggiore fiducia su un calo dell’inflazione. E questo momento, a quanto pare, non sembra ancora arrivato. Al contrario Lagarde (BCE) va avanti sulla strada indicata, ovvero quella di un primo taglio a giugno
Se il taglio di giugno sembra ormai certo, gli analisti si dividono sulle mosse per il resto dell’anno