Svizzera pagina 7
Chiesta firma di un “accordo quadro” che costringerebbe Berna a cedere ancora piĂą sovranitĂ a Bruxelles. A sua volta la Svizzera minaccia ritorsioni, come la revoca del miliardo di aiuti ai paesi dell’Est e del Sud d’Europa.
L’economia svizzera ha sperimentato un’inattesa retromarcia nel terzo trimestre, con un Pil che arretra dello 0,2% sul trimestre precedente. Le previsioni davano il prodotto interno lordo in espansione dello 0,4%. La variazione sul confronto annuo resta positiva, del 2,4%. A colpire la crescita elvetica è stato un calo delle esportazioni unite a una domanda interna
Battuta d’arresto per la crescita in Svizzera, che nel terzo ha segnato un calo del prodotto interno lordo dello 0,2% rispetto al trimestre precedente, dopo un anno e mezzo di crescita sostenuta. La frenata è in linea con il rallentamento economico osservato in Europa, soprattutto in Germania, il suo maggiore partner commerciale.
La trappola fiscale per i manager delle banche estere sarebbe venuta fuori utilizzando le informazioni apprese dalla “voluntary disclosure” dei clienti.
Le persone sono preoccupate: se entriamo nella stessa situazione della Grecia, potrebbero trovare presto le banche chiuse ha detto un’analista.
Europa e altre nove giurisdizioni hanno accesso al bilancio del conto, a nominativo, reddito, indirizzo, paese di residenza e altre informazioni fiscali.
Il Crypto Fund gestito dell’ex banchiere di UBS, Jan Brzezek è il primo ad aver ottenuto la luce verde della Finma, l’autoritĂ di regolamentazione dei mercati finanziari in Svizzera.Il fondo investe direttamente in asset crittografici. “Per permettere ciò”, scrive The Cryptonomist, “è stato creato un indice, il Crypto Market Index 10, ovvero un veicolo di investimento passivo
Birkenfeld: UBS è un un “cartello”, una “mafia”. Computer criptati, pulsante di emergenza per cancellare contatti e sms, manuale per evitare di essere scoperti alla dogana.
Via 2200 posti di lavoro alla Novartis. L’annuncio arriva direttamente dal gruppo farmaceutico svizzero e riguarda i siti produttivi di Basilea, Stein, Locarno e Schweizerhalle per cui si contano 1500 tagli. A questi si aggiungono altri 700 nei servizi aziendali. Al contempo il colosso guidato da Vas Narasimhan ha sottolineato che verranno creati nuovi posti
L’economia elvetica cresce piĂą delle stime grazie ad una forte domanda internazionale. La conferma arriva dalla Segreteria di Stato dell’economia (Seco), che ha alzato le sue stime sul Pil 2018 al 2,9% contro il 2,4% considerato in precedenza. Il gruppo di esperti incaricati di preparare le previsioni per Seco ha mantenuto la previsione di crescita del Pil del