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Doppia dose di dati negativi. Ripresa più fragile del previsto. Sterlina ai minimi di 16 mesi sul dollaro. Preoccupa deficit partite correnti record.
Le parole forti sono state pronunciate da Mark Carney, governatore della Banca d’Inghilterra.
Indice sotto quota 21.000 punti con bancari pesanti. La festa per il “no” scozzese all’indipendenza durata poco a Milano. Sterlina ai massimi sull’euro dal 2012.
In caso di indipendenza scozzese, la valuta aprirebbe gap ribassista. Bucati i minimi, la discesa non avrebbe freni.
Fed e BoE (foto: Carney) correggono il tiro sulla stretta monetaria. Tutto a beneficio del dollaro, almeno per il momento.
Ma ha rotto con lo stocastico orario lontano dall’ipervenduto. Aspettative di rialzi dei tassi UK congelate: ulteriori discese del pound in fase ribassista.
Si scommette su un rialzo dei tassi della Banca d’Inghilettera. Euro: nuove prove di forza contro il dollaro tra volumi sostenuti.
Euro: 1,3610 è la chiave. Yen si è mosso su dinamiche di risk off globali. In Borsa non c’è da preoccuparsi si tratta di “semplici prese di profitto”.
La dinamica è diventata sempre più affascinante, tra fiammate operative circoscritte a brevi periodi.
Misure espansionistiche Bce farebbero scattare gli ordini di Sell. Occhio a rotture resistenze e a livello di supporto posto a 1.3593. Sterlina si blocca sui supporti.