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Il rapporto sulle spese al consumo e i redditi personali offre uno spaccato della poca dinamicità dell’economia statunitense. In marzo se da un lato i redditi sono saliti dello 0,4% su base mensile (più dello 0,3% previsto), le spese hanno deluso con un incremento di appena lo 0,1% da febbraio. In questo caso le attese erano per
Dal crac di Lehman sono passati quasi otto anni. Il problema è che l’inflazione continua a scendere. In Francia ripresa dei consumi. E l’Italia?
NEW YORK (WSI) – Battuta d’arresto a dicembre dei consumi italiani, che risultano tuttavia in crescita dell’1,7% su base annua. È la rilevazione di Confcommercio che, nel complesso del 2015, evidenzia una crescita dei consumi dell’1,6%, la prima dal 2007. “Questi dati”, sottolinea la confederazione, “si inseriscono in un contesto generale caratterizzato da una ripresa che, seppure
Indagine di Tecnocasa, che si basa sui prezzi al metro quadro di un appartamento di 85 metri quadri. E sulle retribuzioni dei dipendenti assunti a tempo pieno.
La revisione è dovuta in parte alla maggiore crescita dell’Italia (da +0,2% a +0,3%). Francia rimane fonte di preoccupazioni.
Fed pronta a riconsiderare manovra di politica monetaria restrittiva a settembre. Acquisti sul dollaro.
Ed è il decimo mese consecutivo che il paese riporta un surplus delle partite correnti. Tutto merito della debolezza dello yen.
Peggioramento in maggio non sorprende visti gli ultimi sviluppi sul fronte greco.
Il trend è certamente incoraggiante, tuttavia l’indice rimane ancora in territorio negativo a marzo.
Countdown inizierà tra ottobre e novembre. Repubblicani divisi al loro interno tra falchi del fisco e parlamentari favorevoli alle spese militari.