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Chi ci proverĂ rischia di diventare un “ammalato perenne”. Con fine paradisi fiscali, obiettivo “recuperare 100% ricavi persi a causa dell’evasione”.
La denuncia della Cgia: negli ultimi 15 anni, a fronte di entrate +38,6%, si è registrato un balzo +46,5% delle spese.
Il paese ha emesso bond per l’equivalente di $5,33 miliardi, nell’ambito di un piano volto a raccogliere finanziamenti per mantenere inalterata la propria spesa pubblica.
Parla presidente Confcommercio Sangalli, dopo rapporto scioccante dell’Ufficio Studi. Basta tassazione come paracadute inefficienze”. Ministro Guidi fischiata su 80 euro.
Inefficienze, enti che si moltiplicano e paradossi nel saggio dell’ex commissario alla spending review. Ecco come si può tagliare.
La denuncia dello studio di Svimez. Altro che tagli agli sprechi effettivi. Le misure si sono tradotte in un crollo generalizzato di investimenti pubblici.
Il presidente di Confcommercio: dopo che “ogni italiano ha perso mediamente 2.100 euro di consumi in sette anni”, si può parlare con piĂą ottimismo.
Il dossier copre il periodo che va dal 2008 al 2014. L’Italia spende soprattutto per sanare le proprie casse; spese minime e in calo per ricerca e innovazione.
Il 41,3% ha reddito sotto i mille euro. Spesa pubblica per prestazioni previdenziali +0,7%. Ma “nuovi” percepiscono meno di chi li ha preceduti.
Tagli spesa per azzerare Irap e alleggerire Irpef. Per abbattere debito, alienazione immobili statale. Per rilanciare export svalutazione euro a 1-1,20 sul dollaro.