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Malgrado il boom del mercato immobiliare, la Banca Nazionale Svizzera conferma la sua politica di tassi di interesse negativi per combattere l’impennata del franco svizzero. Lo ha detto il vice presidente dell’istituto di politica monetaria, Fritz Zurbruegg.

Il mistero si infittisce. A rendere eccezionale la prova dei titoli è il fatto che mancano ragioni apparenti dietro a un simile performance degna del Bitcoin: GRAFICO.

Il franco cede terreno su dollaro ed euro dopo che la banca centrale svizzera ha dichiarato che è ancora molto sopravvalutato. Da inizio luglio l’euro ha guadagnato circa il 5% nei confronti della valuta svizzera e il trend sta continuando anche oggi. La Banca nazionale svizzera ha mantenuto intatta la politica monetaria, ma ha ridotto

L’unica via d’uscita senza subire danni sarebbe un immediato ritorno alla normalitĂ con i tassi da riportare in territorio positivo: scenario improbabile.

Da qualche giorno su tutti i giornali si parla della paura che scoppi una bolla come negli Anni 2000. Quanto c’è di vero e quali sono i rischi reali?

La Banca nazionale svizzera ha reso noto di aver speso 67,1 miliardi di franchi nel 2016 per indebolire la valuta elvetica. Lo ha fatto tramite l’acquisto di divise straniere. L’ammontare, pubblicato nel rapporto annuale della banca centrale svizzera, è di 20 miliardi circa più basso rispetto al 2015, quando i soldi investiti per “manipolare” i

Nonostante lo scenario di una progressiva normalizzazione dei tassi d’interesse da parte della Fed, il contesto europeo costringerà la banca centrale svizzera (Snb) a mantenere le attuali politiche di tassi negativi, inaugurate due anni fa per contrastare l’eccessiva valutazione del franco. Lo ha detto il presidente della Snb Thomas Jordan a Davos, intervistato dalla Swiss