semiconduttori pagina 3
L’amministrazione Biden si prepara a spendere decine di miliardi di dollari per sostenere la produzione nazionale di semiconduttori ed evitare nuove crisi
La carenza di semiconduttori su scala globale ha causato difficoltĂ alle aziende in molteplici settori, dai produttori di automobili alle societĂ dell’elettronica di consumo. I lockdown in tutto il mondo hanno intralciato la catena di fornitura, mentre la domanda continuava a salire. A nostro giudizio, sono in molti a credere che la domanda non farĂ
Dalle automobili ai videogiochi fino agli elettrodomestici, tantissimi i settori produttivi carenti di un elemento fondamentale per la catena di produzione, i semiconduttori. Dalla fine dello scorso anno il settore dei microchip sta vivendo una profonda crisi che ha un effetto domino su tanti altri ambiti. Microchip: a cosa servono I Microchip sono ormai essenziali
Le politiche fiscale e monetaria stanno offrendo un enorme sostegno al mercato azionario e degli investimenti, ma siamo piuttosto prudenti. L’entusiasmo che si respira oggi sul mercato per la ripresa e il ritorno alla normalità ci lascia un po’ perplessi. Per alcuni settori, come gli immobili commerciali e l’energia, il Covid potrebbe provocare una sorta
Per Gartner la carenza di semiconduttori potrebbe rientrare entro metĂ 2022; Forrester vede squilibri sull’offerta fino al 2023
Positiva la reazione del mercato: Stellantis è tra i migliori titoli del Ftse Mib, ritorna sopra quota 14 euro.
Secondo diverse stime, tra cui la nostra, le vendite globali di semiconduttori potrebbero raddoppiare da circa 450 miliardi di dollari nel 2019 a quasi 1.000 miliardi entro il 2030. L’attuale crisi globale è il risultato di una concomitanza di eventi, che tuttavia non riteniamo strutturali né in grado di compromettere la domanda in un’ottica di
STMicroelectronics, leader globale nei semiconduttori ha presentato i risultati finanziari per il quarto trimestre che mostrano ricavi netti pari a 2,75 miliardi di dollari, in crescita del 4% annuo, margine lordo al 39,3%, margine operativo al 16,7% e utile netto di 392 milioni di dollari o 0,43 dollari per azione dopo la diluizione. Il 2019
Terzo trimestre sotto le attese per Texas Instruments, che ha pubblicato risultati inferiori stime del mercato e, nel contempo, ha rivisto le indicazioni per il quarto trimestre, mettendo in conto un calo del giro d’affari a 3,2 miliardi di dollari, in flessione del 15% rispetto al trimestre precedente e del 14% su base annua. Gli
Pictet AM: senza un’intesa fra Usa e Cina in occasione del G20 di fine giugno, lo spazio per ulteriori correzioni sui mercati azionari sembra inevitabile.