Scaroni pagina 3
A lanciare l’allarme e’ Paolo Scaroni, AD di Eni: possibili stop a causa del picco eccezionale dei consumi per il freddo. “Per i cittadini nessun problema. Nell’ipotesi pegggiore tagli alle forniture per le imprese”.
Giovedi’ torna attivo il gasdotto libico “Green Stream” che porta il metano destinato all’Italia dai giacimenti di Mellitha fino alla stazione siciliana di pompaggio di Gela.
Il rais, rimasto nel paese, pensa a un cambio di strategia: resistere nel sud del paese, nel Fezzan, che si trova quasi interamente nel Sahara. E magari, fuggire poi verso il Niger e il Ciad. L’ira dei ribelli contro le autoritĂ algerine, che avrebbero accolto la moglie del colonnello Safia, la figlia Aisha e altri due figli per motivi umanitari.
Banche ancora vendute, dopo la nota negativa di una importante banca d’affari (come anticipato venerdì da WSI). Unicredit, Banco Popolare, MPS perdono fino a -7%, Intesa SanPaolo crolla -9%. Forte balzo dello spread BTP/Bund e dei CDS.
La Procura di Milano ha scoperto dopo sei mesi di indagini un sistema secondo cui grandi aziende italiane dell’ingegneristica e delle costruzioni stanno pagando tangenti estero su estero a top manager di Eni e Saipem per ottenere appalti in Iraq e Kuwait. Paolo Scaroni nei guai?
Il faccendiere agli arresti per la P4, arrivato da poco al tribunale di Napoli, stava trattando l’acquisto di varie testate periodiche della RCS in perdita, tra cui Astra, Il Mondo, Max, Novella 2000, Ok e Visto. E’ legato anche a Santanche’ e Dell’Utri. Parecchi business con Eni e Poste Italiane.
Solita solfa cara ai cospirazionisti: al Suvretta House Hotel di Sankt Moritz la riunione di una delle piu’ ambiziose elite d’Europa (vogliono il controllo globale). Pero’ ovviamente, piu’ se ne parla e meno potere hanno. Tutti i nomi (usati e abusati) degli italiani. E Borghezio (foto) l’imbucato, si fa cacciare.
SocietĂ pubbliche, nuovi presidenti per Eni ed Enel: Recchi (foto) e Colombo. Orsi a Finmeccanica, Guarguaglini dimezzato. Scaroni resta ad del colosso petrolifero. Poste, vertici confermati.
Perdite tra l’1 e il 2% per le borse europee. Ftsemib: -1,59%. I listini si sono allineati alla brutta performance di Wall Street, in calo per il triplo rischio Europa, Usa e anche Cina. I futures WTI calano piĂą del 3% a sotto $101.
Con le violenze in Libia il credit default swap è balzato +28%. Il titolo Eni ha oggi la valutazione piĂą bassa ma anche il rischio piĂą alto, rispetto agli altri colossi petroliferi, col CDS al top tra 10 blue chips energetiche. (nella foto, l’ad di Eni Paolo Scaroni col dittatore libico)