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Oltre alla decisione del Giappone, volta a frenare la corsa dello yen, attenzione anche ai rumour di Goldman Sachs secondo cui la Federal Reserve potrebbe estendere il già sostanzioso Quantitative Easing adottato fin’ora nel prossimo futuro.
Le speculazioni contro la moneta unica sarebbero le piĂą forti da due mesi a questa parte. E’ possibile assistere dunque a un rallentamento nel medio termine, a dispetto dell’analisi tecnica odierna, che appare positiva.
Il tempo di Passera in Banca Intesa e’ scaduto, Bazoli mira a Costamagna (ecco perche’ Corradino si e’ buttato in politica). Il compito improbo di Tremonti, nello schiacciasassi del PDL: dovra’ nominare i vertici delle grandi controllate del Tesoro Enel, Eni, Finmeccanica, etc. Candidati e auto-candidati.
Positiva la performance dei contratti sugli indici azionari Usa. Certo la cautela su quello che sarĂ l’andamento di Wall Street rimane, soprattutto se si tiene in considerazione il trend della scorsa settimana.
In Europa gli acquisti erano stati alimentati inizialmente dai buoni dati economici, che hanno visto in primo piano soprattutto l’ottima performance del Pil tedesco. Ma gli investitori ci ripensano: troppe le incognite
Sui mercati circolano rumors secondo cui la BCE starebbe acquistando bond di Dublino. Motivo: le rinnovate tensioni sul sistema bancario del paese. Intanto il tasso del bund a 10 anni tocca un nuovo minimo.
Nella giornata di ieri il presidente della banca centrale americana, Bernanke, ha ammesso che la ripresa economica degli Stati Uniti sarĂ piĂą lenta di quanto ci si attendeva nel breve termine. Ma i listini scontano anche il caso Cina.
Sui mercati valutari, stabile l’euro nei confronti del biglietto verde: la moneta unica prende un po’ di respiro dopo la corsa della vigilia. Il dollaro scivola invece sui minimi in quindici anni sullo yen.