Romano Prodi pagina 11
La priorità è il Quirinale. Sotto il Colle è partito ufficialmente il toto-nomine per il prossimo settennato. Si spazia dai tecnici come Ignazio Visco ai politici garanti agli occhi dell’Europa, come Romano Prodi. Ma in corsa anche tante donne: Bonino, Cancellieri, Severino. Si vota il 18 aprile.
Le testimonianze rilasciate dal controverso ex senatore si basano sui suoi rapporti con intelligence americana e ambienti militari. “L’apparato di sicurezza del leader del PdL presentava diverse falle“.
Amato, Prodi o D’Alema: per scongiurare una rottura della moneta unica, sara’ un entusiasta fautore dell’euro, come fu Ciampi, e un “servo” dei poteri forti finanziari. L’opinione di Ida Magli.
Germania e Bundesbank devono cedere. L’ex primo ministro: le misure di rigore fiscale sono state eccessive in Europa. Appello per una svalutazione della moneta unica, sopravvalutata del 14%. Leggi l’intervista.
Il sindaco di Firenze piace al 28% degli elettori del Movimento 5 Stelle, al 27% di quelli di centrodestra e al 26% dei sostenitori di Mario Monti. Per il Quirinale la favorita è Emma Bonino, seguita da…
Italia: unico paese avanzato dove lo sviluppo si è fermato e dove si diventa più poveri. Quasi tutto il peso dell’impoverimento è scaricato sui giovani, che si vendicano votando Beppe Grillo. Opinione di Stefano Lepri.
Si fanno i nomi di Dario Fo ed Emma Bonino. Dopo il risultato elettorale si fa piu’ difficile l’elezione di un candidato di parte come Romano Prodi o Gianni Letta. In lizza Giuliano Amato e Franco Marini.
Subito dopo di lui compaiono i nomi di Gianni Letta e dei radicali Marco Pannella e Emma Bonino. Riguardo a Mario Draghi e Silvio Berlusconi, gli scommettitori…
Il governo tedesco si dice “fortemente preoccupato” per una possibile vittoria della coalizione PdL-Lega. Il liberale Guido Westerwelle, ministro degli Esteri, invita gli elettori a scegliere un europeista per l’Italia. Monti: “Una camera all’opposizione e una donna al Colle”.
La sinistra sarebbe stata più forte con Matteo Renzi. Ci sarebbe stato un partito moderno capace di fornire mix giusto di politica: riforme strutturali senza austerity. Société Générale: Berlusconi potrebbe davvero vincere.