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“Sono aperto al compromesso e a nuove idee”, ha detto il presidente nella sua prima conferenza stampa dopo le elezioni, “ma dovranno essere i piu’ ricchi a pagare”. Sulla soap opera tra spie e sesso del caso Petraeus: “Finora non ci sono prove di diffusione di dati top secret o compromettenti per la sicurezza nazionale”. Strenua difesa dell’ambasciatrice Usa all’Onu Susan Rice.
L’appello del presidente Usa al Congresso: «Troviamo un compromesso sul fiscal cliff. E ora prioritĂ a occupazione e crescita». «Bisogna far pagare di piĂą chi supera un reddito di $250.000 l’anno». Un uomo coerente con le promesse (e premesse) per cui e’ stato rieletto. Foto: la copertina di Bloomberg BusinessWeek con un Obama invecchiato, come sara’ tra 4 anni.
Mettere a confronto campioni di epoche diverse, in qualsiasi disciplina, e’ una missione quasi impossibile. Ma se si paragona la ricchezza con il patrimonio del cittadino medio, si scopre che il tycoon messicano guadagna 400 mila volte piu’ dei suoi compatrioti.
Christine Lagarde e colleghi hanno in mente un epico stratagemma per cancellare il debito e ridimensionare drasticamente i poteri delle banche d’affari. Basterebbe tornare indietro di 346 anni. LEGGI DOCUMENTO
Ormai siamo alle comiche. Dopo le polemiche per l’assegnazione shock del premio a Barack Obama, il comitato scandinavo prende un’altra decisione clamorosa e controversa. Cosa diranno Van Rompuy e Barroso a Oslo?
Un settore in crisi (il 90% e’ in rosso -4,8%) ma che ha un impatto enorme sull’andamento dei mercati mondiali. I fondi speculativi gestiscono 2,3 trilioni di dollari: GUARDA INFOGRAFICA
Negli ultimi 50 anni e’ piu’ che raddoppiato il gap di benessere tra i ricchi e la classe media americana, un tempo simbolo del boom economico degli Stati Uniti.
Erano uno status symbol per i piu’ ricchi e le star dello spettacolo. Da Nicolas Cage a Johnny Depp, oltre seicento proprietĂ sul mercato. Tra i padroni “pentiti” anche altri nomi famosi.
Parigi spera di portare nelle casse dello Stato 1,5 miliardi di euro l’anno. Ma a essere colpiti saranno i piccoli investitori. E senza una riduzione delle spese, la misura – peraltro eludibile – non aiutera’ l’economia.