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Euro/dollaro: ci troviamo sotto la media a 21, che potrebbe funzionare da resistenza dinamica, in grado di far considerare vendite di euro tenendo in considerazione alcuni livelli cruciali.
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La rottura al rialzo dell’euro/dollaro è stata limitata dalla presenza del forte livello di resistenza a 1,3160, livello di Fibonacci di lungo periodo tracciato a partire dalla quotazione di 1,50 fino ai minimi di 1,20 del Luglio scorso.
I quadri tecnici sono diventati più chiari. Importante, per il rapporto euro/dollaro (vedi grafico), tenere d’occhio quei livelli di congestione da poter sfruttare per le vendite.
I supporti passano per area 1.3500. Importante sarà capire se ci sarà unanimità nella decisione che il Consiglio direttivo della Banca centrale comunicherà. Occhio alla resistenza a…
Occhio ai prossimi livelli di supporto e di resistenza del cambio della moneta unica nei confronti del dollaro e anche dello yen. E’ presto per parlare di inversione di rotta dell’euro dopo i forti guadagni degli ultimi giorni? Accanto, il grafico eur/usd.
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La tenuta di 1.3300 dimostra come siano più forti i supporti statici rispetto a quelli dinamici. Il rapporto con il dollaro si riporta all’interno di un canale ascendente. Occhio a supporti e target di altri rapporti cambio. (Grafico eur/sud)
Un ritorno sotto 1,3210 potrebbe mostrare invece rientri verso 1.3160 e per un’operatività più breve si può lavorare sulla congestione notturna, cercando rotture di 1.3250 per 1.3225. (grafico orario eur/usd)
L’outlook sulle mosse di Ben Bernanke, che verranno annunciate nella tarda serata italiana. La moneta unica è riuscita a violare la resistenza a 1,2950 e toccare la soglia a $1,30.