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Frenata più marcata del previsto ad agosto. Exploit di luglio rimane un caso isolato.
Primo calo bimensile dell’anno. Aumentano timori sulla ripresa non solo dell’area euro, ma mondiale, anche per via del taglio stime dell’Fmi.
Nel mese di agosto inaspettato calo dell’1,8%. E pensare che gli analisti si aspettavano una crescita dello 0,5%.
Ordini industria aumentati del 10,4% in un anno. Quelli interni del 14%. Ma premier rischia di esultare troppo presto per i nuovi dati.
È tornata positiva a luglio, passando da -0,3% a giugno a +0,6%. Ecco tutti i dati rivisti dall’Eurostat, che potrebbero mettere Draghi sotto pressione.
L’incremento è superiore alle stime e notevole rispetto ai numeri anemici a cui la terza economia d’Europa aveva abituato negli ultimi anni.
L’economia numero uno dell’Europa sta sfidando con successo gli ostacoli rappresentati dalla Cina e dal rallentamento della crescita globale.
Il calo continuo del petrolio e delle materie prime ha colpito i gruppi produttori che hanno ricevuto meno per i loro beni.
Entusiasmo per numeri indicano ancora una crescita caratterizzata dallo zero e virgola. E l’indice Pmi scivola al minimo in sette mesi.
Pesano i dati di Germania, Francia e Italia. UK: cala l’occupazione, si indebolisce anche la crescita dei salari.