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L’utilizzo sempre più ricorrente di dispositivi digitali mette a rischio privacy dati dei possessori delle vetture. Ed è solo l’inizio.
Dopo il no di Europa e Canada, anche negli Stati Uniti, il software utilizzato dal social network finisce sotto accusa.
Il Governo quasi non nota il monito, per Boschi si tratta solo di “un auspicio”. Il caso: “Manpower segue i lavoratori Expo con una app”
Questione delicata, in ballo privacy e sicurezza.
Dotate di un dispositivo di riconoscimento vocale, sono in grado di registrare informazioni personali che vengono poi inviate a società esterne.
Indagine dell’Unione Europea sull’acquisizione del servizio di messaggistica istantanea da parte di Facebook. La paura è che danneggi i servizi concorrenti.
Nelle prime 24 ore già arrivate 12 mila richieste. Verranno rimossi link che contengono informazioni personali “inadeguate o non rilevanti”.
Un giornalista del Fatto entra nel sistema gestito dal Tesoro e scarica documenti interni, offerte di aziende, persino il pdf di una carta d’identità (VIDEO).
Privacy facilmente violabile. L’App non cifra i dati. La società ha promesso che porrà rimedio alla falla.
Realizzata grazie all’accumulo di info biometriche dei cittadini. Dal riconoscimento facciale controlli fantascientifici.