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Quando ancora non sono stati pubblicati i dati ufficiali a livello nazionale, si sa già che Matteo Renzi ha riconquistato la leadership del suo partito. Per conquistare però quella dell’intero paese la strada è ancora molto lunga e piena di insidie, se si pensa che il PD è dato nei sondaggi in ritardo di 2-8
Gli ultimi sondaggi sulle primarie danno un’affluenza in netto calo
Il governatore della Puglia non obbedirà a nessuno e meno che mai al futuro Segretario del Partito, sia pure liberamente eletto dagli italiani e dal 70% degli iscritti.
Si è svolto ieri sera il confronto tv tra i tre candidati alle primarie del partito democratico in programma domenica prossima
D’Alema: con Orlando segretario si potrebbe riaprire il dialogo. In realtà se non dovesse materializzarsi la vittoria scontata di Renzi sarà vero il contrario.
In vista del 30 aprile le rilevazioni danno l’ex premier in testa con ampio margine di vantaggio. Ma numero elettori è visto scendere da 3 milioni a 1,7 milioni.
Specie gli ex Popolari con Dario Franceschini, avanzano l’idea di rinviare le primarie visto che affrontare in queste condizioni una battaglia intestina sarebbe autolesionistico.