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Commodity: Jim Rogers getta le basi per la prossima bolla

La rotazione di portafogli dell’investitore dall’oro verso questa materia prima non fa che aumentare la possibilita’ che esploda un boom dei prezzi. Consigliato posizionarsi in anticipo.

JP Morgan e Intel non riescono a trascinare Wall Street

I conti dei due colossi hanno battuto le attese, ma il rincaro dei prezzi al consumo, in particolare quelli dell’energia, ha alimentato il panico inflazione anche in Usa, dopo Ue e Asia. Nuova stretta in Cina.

Wall Street vacilla, delusa dalle vendite di dicembre

Piu’ sorprese negative che positive dai report delle societa’ di vendite al dettaglio. Peccato perche’ si incominciano a vedere segnali di stabilizzazione nel lavoro. La crisi dei PIIGS rimane l’incognita piu’ grande.

Wall Street apre troppo indecisa, tradita dai consumi

Dopo un novembre ottimo, dicembre si e’ rivelato un mese debole per le societa’ di vendite al dettaglio. Lavoro in via di stabilizzazione, ma tutto si decide domani. Pesa la risalita del dollaro.

La Borsa di Londra ha chiuso sopra i 6.000 punti per la prima volta dal 2008

Milano e Wall Street in festa. Nel giorno della vigilia di Natale aperte Francoforte, Madrid, Copenhagen, Helsinki, Stoccolma, Islanda. Euro a 1,3112. NovitĂ  negli Stati Uniti dal cda di Goldman Sachs.

Spread Spagna-Germania registra un nuovo massimo

Intanto la banca centrale spagnola ha dichiarato che a breve saranno resi noti i risultati degli stress test degli istituti finanziari al fine di chiarire i dubbi sul sistema bancario spagnolo.

WALL STREET: RALLY SUL FINALE, OTTO SETTIMANE SU

Non succedeva dal 2004. Balzo soprendente delle vendite di case nuove. Esito alterno per le societa’ che hanno riportato i conti. Su Amex, giu’ Amazon, Verizon e Microsoft. Bene farma, energia, banche. Rimbalza l’euro dopo gli aiuti alla Grecia.

WALL STREET RINGRAZIA IL SETTORE SANITA’

I titoli di operatori ospedalieri e compagnie assicurative permettono ai listini di ritrovare il sereno: fa gola il numero di nuovi assistiti all’indomani dell’ok alla riforma. Domani la firma di Obama.

USA: PERSI 36 MILA POSTI, DISOCCUPAZIONE AL 9.7%

Dato migliore delle attese. Gli analisti scommettevano sulla perdita di 68.000 posti di lavoro in febbraio dopo le 26.000 unita’ bruciate il mese precedente. Il tasso di disoccupazione era atteso al 9.8%

FUTURES USA IN PROGRESSO, ATTESA PER DATI

In arrivo il rapporto chiave del governo. Il mercato scommette su una politica monetaria piu’ accomodante in Giappone. Commodity su. Marvell scivola malgrado i conti sopra le stime. Continua la saga del debito greco: nemmeno un centesimo dalla Germania.