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Lo ha già proposto il M5S e raccoglie favori di altri partiti. Aumenterebbe potere negoziale dei lavoratori, aumentando i salari. Ma costerebbe 19 miliardi.
Manovra sarà recessiva. Avrebbe dovuto fidarsi più dell’Accademia dei Nobel che del Corriere della Sera. Opinione di Gustavo Piga
In un lungo articolo intitolato “In difesa di Obama” l’economista e autorevole critico di sinistra ha spiegato perché.
Sul suo blog il Nobel ridicolizza la presunta cura di tutti i mali. I paesi che le hanno attuate, non hanno fatto altro che massacrare i propri cittadini.
Riferimento al discorso di Jaime Caruana, responsabile BRI, che ha aspramente criticato il QE e le politiche monetarie espansive.
Premio Nobel: recessione finita, “prepariamoci a convivere con depressione di lunga durata”. Crescita alimentata da bolle o indebitamenti insostenibili.
Commesso “peccato imperdonabile”: essere fiscalmente responsabili, cercando di agevolare i meno ricchi.