Juncker pagina 8
Decisione rimandata al 12 novembre. Il tiraemolla infinito con Atene ha logorato anche i piu’ convinti europeisti. Quando la democrazia muore sotto il tacco della Troika (Ue, Bce, FMI). Foto: premier greco Antonis Samaras.
Bocciata la candidatura del banchiere lussemburghese Yves Mersch (nella foto). Il motivo: per il suo incarico l’istituto di Francoforte non ha neanche contemplato la possibilitĂ che si candidino donne.
La peggiore minaccia all’Ue non sono gli euroscettici e gli eurofobi, ma gli “euroforici”, intellettuali e politici che sostengono l’europeismo a ogni costo con un fervore quasi religioso.
La Grecia si impegnerĂ in una politica permanente di contenimento della spesa pubblica e a “profonde riforme strutturali nei mercati del lavoro”. Verranno presentate ai ministri delle Finanze Ue.
La riunione di emergenza tra il presidente francese Nicolas Sarkozy e il cancelliere tedesco Angela Merkel su come risolvere la crisi dell’euro e’ andata male. I due sono stati incapaci di colmare le distanze sulla questione chiave: come e di quanto aumentare i capitali del fondo “salva-stati”. Ma sara’ vero?
Morgan Stanley: trimestre in perdita, ma utili meglio delle stime. Atteso l’intervento di Bernanke. Tensione anche per debiti Usa e Ue. Moneta unica sopra $1,43: dettagli usciti dal summit Ue. Oggi conti di Microsoft, AT&T e Pepsi. In fermento l’M&A.
Le dichiarazioni del numero uno dell’Eurogruppo sono condivise anche dal ministro delle finanze olandese, che conferma che il rischio è “potenzialmente inevitabile”. In corso la riunione di emergenza dei vari capi di stato dell’Eurozona per decidere il destino di Atene.
Nella corsa contro il tempo per il varo della manovra economica, atteso fra venerdì e sabato, si inseriscono i malumori del ministro dell’Economia Giulio Tremonti, sempre piĂą isolato e provato fisicamente dallo scontro interno al Pdl. Giustizia, sale il nome di Frattini.
La parziale insolvenza sui pagamenti di Atene e’ stata presa in considerazione. E’ la prima volta dallo scoppio della crisi greca, oltre un anno fa. Lo rivela Jan Kees de Jager, ministro olandese delle Finanze (a sx nella foto). Ipotesi cui si oppone invece la Bce, ma con “una linea isolata rispetto a quella dei governi”.
Situazione non allarmante, ma c’è bisogno di ridare fiducia al mercato impostando le basi perché l’economia si rafforzi. E ovviamente, afferma il neo-direttore Christine Lagarde, rimane la necessità del consolidamento delle finanze