Jobs Act pagina 4

L’assegno di ricollocazione sarĂ sperimentato da 10mila disoccupati che potranno spendere fino a 5mila euro in servizi (pubblici o privati) per ritrovare un lavoro

Italia potrebbe beneficiare della riforma del lavoro, ma sgravi fiscali non bastano. Germania e Spagna si sono mosse per tempo e si vedono i risultati.

Poletti: “Il 2017 è l’ultimo anno del triennio di incentivi previsti dal Jobs Act. Stiamo valutando se mantenerli in termini generali, oppure applicarli con una maggiore selettivitĂ ”.

Continua a delinearsi il trend calante per i nuovi contratti a tempo indeterminato, già emerso nei primi mesi dell’anno: secondo quanto comunicato dall’Inps a luglio sono diminuiti del 33,7% i nuovi contratti stabili (- 379mila) rispetto al medesimo periodo del 2015. Come spesso ricordato: “va considerato in relazione al forte incremento delle assunzioni a tempo

Lo annuncia il ministro, ospite di Porta a Porta. Promessa Renzi disattesa, ecco quanto bisognerĂ aspettare. Ho convinto io Renzi a far scendere il deficit. Aumento debito sarebbe grave per “costi reputazionali”.

Diminuiscono le attivazioni di nuovi contratti a tempo indeterminato nel secondo trimestre dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2015, lo rende noto il ministero del Lavoro calcolando 392.043 nuovi contratti (in calo del 29,4%), mentre i contratti di lavoro a tempo indeterminato cessati sono stati superiori di numero, 470.561, per quanto siano in calo del

E’ la fotografia scattata dal Ministero del Lavoro.

Secondo Boeri nel 2015 c’è stato un forte aumento dei contratti a tempo indeterminato, con un’impennata a fine anno per ottenere gli sgravi pieni.

Specie in Friuli Venezia Giulia le nuove assunzioni sono in calo del 37,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, una flessione più marcata rispetto a quella nazionale (-34%).

I verbali della Bce di inizio giugno mostrano un ottimismo quantomai cauto: Brexit (poi concretizzata), Npl, elevata disoccupazione, salari stagnanti remano contro la ripresa