Jeremy Corbyn pagina 2
Labour è pronto a votare il piano alternativo con cui Londra rimarrebbe allineata al mercato comune ma con uno status differente da quello della Norvegia.
Strada in salita per il divorzio tra Londra e Bruxelles in vista della terza votazione sull’accordo stretto con l’Unione europea mercoledì.
Rimosso rischio legato a no deal, sterlina dovrebbe rafforzarsi nel medio termine: con slittamento Brexit si aprono scenari elezioni o secondo referendum.
Ieri la Camera dei comuni ha bocciato il piano B del leader laburista. Salva Theresa May, che ora ha due settimane per raggiungere intesa con la Ue
A sole sei settimane al divorzio con l’UE Parlamento respinge mozione per permettere al governo di rinegoziare l’accordo. Ora May dovrà cambiare tattica.
Oggi a Bruxelles l’incontro tra il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker e la premier inglese Theresa May.
Al raduno della banca, la “Woodstock dei ribassisti”, il noto strategist ha avvertito che le economie e i mercati globali non sono pronti all’ondata populista cui assisteremo con la prossima crisi.
La sterlina sale ai massimi da novembre sul dollaro e mette a segno un record plurisettimanale sull’euro: tuttavia il rimbalzo rischia di avere le gambe corte.
Per la prima volta il leader laburista mette in campo l’opzione di un secondo referendum sul divorzio di Londra da Bruxelles pur di evitare un “no deal”
In mancanza del sostegno dei suoi e per scongiurare scenario disastroso di ‘no-deal’, che “ucciderebbe l’industria agricola”. May si rivolgerà a chi all’Opposizione preferisce una Brexit più morbida.