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Così la Commissione Ue riconosce i maggiori sforzi dell’Italia per far fronte alla crisi dei migranti ma non prende nessuna posizione
Debito-Pil: calo al 132,4% quest’anno, dal 132,8% del 2015, e poi al 130,6% nel 2017. Tre mesi fa indicava 133% nel 2015, 132,2% nel 2016 e 130% nel 2017.
Oggi si attende la pubblicazione delle previsioni economiche dell’inverno da parte della Commissione: ecco le indiscrezioni per l’Italia
Fonti vicine ad entrambi gli istituti parlano di accordo tra l’ultima settimana di febbraio e la prima di marzo
La chiusura della sede del gruppo Usa nel capoluogo lombardo fa parte di un programma volto a risparmiare 400 milioni di dollari entro fine anno.
Secondo il portale Gate-away.com, nel 2015 la domanda e’ aumentata del 18%. Tra i maggiori acquirenti, inglesi, americani e tedeschi.
“La ragione per anticipare un intervento è determinata dal fatto che una Libia fuori controllo può diventare, come giĂ in alcune parti della Libia è, la zona di espansione del Daesh”.
Il settore dei servizi torna a crescere invece in Francia. Malgrado la frenata di Germania e Italia, nel complesso l’Eurozona rimane sugli stessi binari a gennaio.
Il settore dei servizi italiano ha registrato un’espansione dell’attivitĂ per l’undicesimo mese consecutivo, ma ha rallentato il passo a gennaio. In confronto a dicembre il risultato di 53,6 è infatti meno tonico. Il calo dai 55,3 punti del mese precedente rappresenta inoltre una delusione rispetto alle aspettative di mercato. Gli analisti puntavano su un livello
L’AD Giovanni Fantasia precisa: “I recenti eventi terroristici e il tema dell’immigrazione costituiscono un nodo irrisolto che in qualche modo condiziona la visione del consumatore”.