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La sterlina continua a balzare sul dollaro e vola oltre $1,34
Dal fronte macro Usa, in attesa del market mover dei mercati che condizierĂ soprattutto la decisione della Fed – ovvero del report occupazionale che sarĂ diffuso domani, venerdì 2 settembre – è stato reso noto, oltre al dato sulla produttivitĂ – che ha segnato diversi record negativi e a quello delle richieste iniziali di disoccupazione, anche
“Il sottoindice relativo ai nuovi ordinativi è salito di 5,7 punti a 59,9 punti, mentre quello relativo alla produzione è avanzato a 59,5. Bene anche…”
In attesa del report sull’occupazione di venerdì, un indicatore del mercato del lavoro Usa riporta una performance deludente
Dollaro scivola ai minimi di 18 mesi sullo yen. Occhio a ultime novitĂ dal fronte macro. Salta fusione societaria da oltre $30 miliardi nel settore energetico.
L’indice manifatturiero ISM degli Stati Uniti ha battuto ampiamente le attese, ma il miglioramento su base mensile non è stato sufficiente a registrare un’espansione in un settore che è in fase di attivitĂ depressa da ormai un anno. Detto ciò, l’indice ha toccato i massimi da settembre. L’ISM si è attestato a 49,5 punti in febbraio,
L’indice ISM sei servizi stilato da Markit ha toccato i minimi dell’anno, scendendo in area 53,7, i minimi da dicembre 2014.
Dal 2012 ha fatto peggio dell’ISM. Aziende piĂą piccole in crisi. Anche l’attivitĂ dei maggiori produttori di metalli e beni durevoli ha iniziato ad arrancare.
L’indice CBOE, barometro dell’ansia degli investitori, da inizio settimana segna un rialzo del 32%. Petrolio in calo. Corre il dollaro.
Il rapporto della Federal Reserve evidenzia come l’economia americana continui ad espandersi. Rialzo tassi piĂą vicino. Obama preoccupato per rischio deflazione in Europa.