Irap pagina 3
Possibili aggiustamenti anche alla norma sul riallineamento delle regole fiscali (Ires e Irap).
Scesa solo l’Irap. Imu, Tasi, Ires, Iva aumentate dell’8,1% a livello locale e del 6,3% su base nazionale dal 2010 al 2015. Impatto negativo sui consumi.
Il 16 giugno è il tax day, l’ultimo giorno utile per pagare Imu e Tasi e tante altre tasse per imprenditori e professionisti. Un conto salatissimo.
Ma Renzi non vuole rinunciare ai tagli all’Irpef: sul tavolo flat tax sul ceto medio con aliquota al 27%. Problema: non ci sono soldi per entrambe le manovre.
Consumi, a luglio al massimo dal 2010. Ma prudenza. Sangalli: “totale deducibilitĂ Imu sugli immobili delle imprese”.
Da misure varate dal governo una spinta di 5 miliardi per Pil Italia. Parla il vice direttore Luigi Federico Signorini (nella foto).
Per casse previdenza aliquota sui rendimenti resta al 20% e non salirĂ al 26% come era previsto dalla legge di stabilitĂ . Per aziende senza dipendenti Irap al 3,5% e credito d’imposta 10%.
In aumento di oltre il 6% l’imponibile “non dichiarato”. Settori peggiori, finanziario e immobiliare. Miglioramento a sorpresa al sud.
Scatterebbero solo per garantire la tenuta dei conti se qualcosa dovesse andare storto. Riguarderebbero Iva e imposte indirette, oltre a…
La condizione: “per essere esentata l’azienda deve assumere nuovi dipendenti per un costo del lavoro pari all’IRAP risparmiata”. Opinione di Michele Spallino