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Per costringere i giganti del web a pagare le tasse nel paese in cui producono profitti, la Commissione Ue propone una soluzione ‘temporanea’, applicabile da subito: una tassa del 3% sui ricavi da vendita di spazi pubblicitari (come Google), cessione di dati (come Facebook) e attivitĂ di intermediazione tra utenti e business (come Uber), applicabile
Anche il Ceo di Twitter Jack Dorsey, è ottimista sul futuro di Bitcoin tanto da sostenere che la valuta digitale supererà il dollaro Usa entro un decennio
La Commissione vuole tassare i giganti del web negli Stati membri dove la loro attivitĂ genera valore piuttosto che dove essi hanno sede legale
Un articolo del New York Times ricorda la storia dei fondatori del motore di ricerca alternativo Foundem bloccati dal monopolio di Google
Dal World Economic Forum di Davos attacco frontale del finanziere ungherese al presidente Usa, ma anche a Putin e ai colossi hi-tech. Il Bitcoin? “Una bolla”.
Cresce la diffusione della banda larga tra cittadini e imprese in Italia nel 2017. Secondo l’Istat nel 2017 la quota di famiglie che hanno avuto accesso a Internet mediante banda larga è salita al 69,5% dal 67,4% del 2016. Sempre nel 2017, è aumentata la quota di imprese con almeno 10 addetti che si connettono in banda larga mobile:
Continuano i ‘coming out’ di ex manager della Silicon Valley, che puntano il dito contro l’uso di queste piattaforme. A riflettere ora sono due stessi ricercatori di Facebook. In un post dal titolo, “Passare il tempo sui social media ci fa male?”, pubblicato da David Ginsberg, direttore della ricerca, e Moira Burke, ricercatore di Facebook scrivono: “Sono domande cruciali per
Una società inglese ha aggiunto la parola “blockchain” al suo nome e ha visto le sue azioni salire del 400%: è ovvio che questa bolla sia destinata a scoppiare.
Tutto ciò che facciamo sul Web potrebbe rimanere nei provider a disposizione delle autoritĂ per un tempo piĂą lungo, fino a 6 anni. E l’Agcom potrĂ censurarci.
L’attacco hacker contro Yahoo del 2013 ha colpito tutti i tre miliardi di account della Internet company, ovvero il triplo di quanto inizialmente comunicato dalla societĂ . La cifra aggiornata arriva a quattro mesi di distanza dal completamento dell’acquisizione di Yahoo da parte di Verizon.  “Yahoo invierĂ degli avvisi via email agli altri utenti coinvolti”, si legge in