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Trimestrale in calo anche se meno delle attese per Intel. Nei tre mesi chiusi il 29 giugno scorso, il colosso Usa dei chip ha registrato profitti in calo del 17% a 4,2 miliardi di dollari, 0 92 centesimi per titolo, dai 5 miliardi, o 1,05 dollari ad azione, dello stesso periodo del 2018. Al netto di
Apple starebbe valutando l’acquisizione della divisone modem del colosso di chip  Intel. Un’operazione da oltre un miliardo di dollari, secondo il Wall Street Journal, che ha svelato negoziati in stadi ormai avanzati. Ben piĂą del valore finanziario l’acquisizione avrebbe un valore strategico rilevante per rendere il gruppo sempre piĂą autosufficiente. L’annuncio ufficiale potrebbe arrivare la
Da Google a Intel, passando per Qualcomm, tutti i grandi gruppi della tecnologia si adeguano alla messa al bando decisa da Trump.
Infineon, societĂ tedesca attiva nella produzione di semiconduttori ha citato il rallentamento della domanda globale fra le cause del profit warning
Solo 2 ETF su 10 nel 2018 hanno registrato prova migliore della Borsa Usa: presto per fondo 100% blockchain, ma aspettando si rischia di perdere il treno.
Non convincono i conti di Intel. Il colosso di semiconduttori perde nel pre-mercato oltre il 5% dopo aver comunicato un fatturato per il quarto trimestre 2018 sotto le attese del mercato a 18,7 miliardi di dollari, in crescita del 9% rispetto al corrispondente periodo del 2017.  Nel 2018 un giro d’affari si è attestato al record
La settimana si chiude in positivo grazie ai guadagni del settore hi-tech ma problemi di fondo rimangono: Brexit, frenata economia mondiale e guerra commerciale su tutti.