indymac pagina 2
«Qui nessuno si rende conto di quanto sta succedendo». Per questo è l’uomo piĂą impopolare – e temuto – della maggioranza visto che, nelle attuali condizioni, sta tenendo stretti i cordoni della borsa nella nuova finanziaria.
Il Dow Jones chiude per la prima volta sotto la soglia degli 11000 punti in quasi due anni, in rialzo frazionale il Nasdaq. Ad innescare il rimbalzo e’ stato il tonfo del greggio (maggiore dal 1991). Bernanke: crescita a rischio.
L’intervento di Bernanke spinge al ribasso i listini americani, che riescono comunque a risollevarsi dai minimi. Il greenback scivola ai minimi storici (1.60) maxi calo del greggio, (-$9). Resta l’allarme sui finanziari.
Si prevede un avvio in netto calo. I prezzi alla produzione crescono ben oltre le attese, deludenti le vendite al dettaglio. Avanza il greggio, euro record. Nuovo piano di ristrutturazione per GM. Soffrono i finanziari.
Negli Usa tassi di mercato nuovamente in forte calo sulla scia delle perdite dei mercati azionari, trascinati al ribasso dal settore finanziario, ai minimi da quasi dieci anni.
Si teme per le sorti delle banche regionali dopo il crack di IndyMac. Tonfo di Washington Mutual e National City. Arretrano anche Fannie & Freddie nonostante il piano del governo. Mitica Apple: venduti un milione di nuovi iPhone nel weekend.
Il piano di salvataggio del governo Usa per i giganti dei mutui Fannie & Freddie riporta i Buy sull’azionario. Supporto dalle operazioni M&A. Volatile il greggio. Recupera il dollaro, giu’ i bond.
Il piano d’emergenza varato dalla Casa Bianca evita il collasso ai due giganti dei mutui ipotecari. Si allenta la tensione sul mercato. Greggio in calo, recupera il dollaro.
Il programma d’emergenza annunciato da Fed e Tesoro per salvare Fannie & Freddie riporta gli acquisti sull’ azionario. In luce le operazioni di mergers & acquisitions. Ritraccia il greggio, bond in calo.
Il paracadute offerto da Paulson e Bernanke a Fannie e Freddie aumenta la possibilitĂ che il Tesoro americano debba procedere ad un aumento delle emissioni di debito, aumentandone pertanto la rischiositĂ agli occhi degli investitori.