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In forte crollo l’indice manifatturiero Empire State di New York, portandosi nel mese di marzo a -78,2 punti dai -21,5 punti di marzo, ben al di sotto delle attese degli analisti che stimavano un calo più contenuto a -35 punti.
Nel mese di marzo l”indice manifatturiero, elaborato dalla Federal Reserve di Dallas, è sceso a -70 punti rispetto a +1,2 del mese precedente. Il dato risulta peggiore delle attese che erano per un aumento a +6,2 punti.
Recupera nel mese di marzo l’indice manifatturiero stilato dalla FED di Richmond passando da -2 di febbraio a +2. Il dato è anche migliore delle attese del consensus che avevano stimato una flessione ampia di 15 punti.
A gennaio nel Regno Unito l’indice PMI manifatturiero sale a 50 punti dai 47,5 precedenti. Il dato elaborato da Markit supera la lettura preliminare a 49,8 punti.
A settembre l’attività manifatturiera del Regno Unito tocca 48,3 punti contro 47 attesi e 47,4 della precedente rilevazione.
L’indice sull’attività manifatturiera elaborato dalla Fed di Filadelfia ha ceduto 4,8 punti a settembre portandosi a 12,0 punti. Gli economisti sondati da Marketwatch si aspettavano una lettura più severa, a 10,0 punti. Da un lato, gli indici sull’attività generale e i nuovi ordini sono diminuiti, controbilanciati dagli indici relativi alle spedizioni e all’occupazione che sono
Riprende slancio nel mese di luglio, l’indice manifatturiero relativo all’area di Dallas (Texas). Stando ai calcoli della locale Federal Reserve, l’indice della produzione manifatturiera, misura chiave delle condizioni del settore nello Stato, è salito a 9,3 punti dagli 8,9 punti di giugno.