Ignazio Visco pagina 8
Chiunque finisca per governare la principale istituzione del nostro paese, non cambierĂ nulla se prima non viene ridotta quota banche private
In attesa della scadenza del mandato del numero uno di Bankitalia, il leader del Pd ha ripreso a togliersi un po’ di sassolini dalle scarpe
Come scrive Il Fatto Quotidiano la procura capitolina ha aperto un fascicolo di indagine sulla vigilanza della Banca d’Italia.
A puntare il dito contro Ignazio Visco e Carmelo Barbagallo di Bankitalia l’ex vicedirettore della Popolare di Vicenza
Il presidente di Mps Falciai assicura: “sapremo ricompensare lo stato per il suo investimento”
Il governatore di Bankitalia Ignazio Visco ha detto che la ripresa economica dell’Italia si è rafforzata e che il giudizio dei mercati sulle banche italiane è migliorato negli ultimi mesi. La soluzione delle situazioni aziendali dissestate sta dissipando i rischi sulla tenuta del sistema. Secondo Visco, l’idea di una societĂ nazionale di gestione degli attivi
L’ex dg dell’istituto di Montebelluna in merito alla vicenda della banca finita in liquidazione e salvata coi soldi pubblici rivela chi c’era dietro la possibile fusione con la banca guidata da Zonin
L’ultima Relazione che ho letto, fu’ quella dell’ex Governatore ed ormai Defunto C.A. Ciampi, già Presidente emerito della Repubblica. Come ogni anno, i contenuti di queste “Considerazioni finali” non sono dissimili, soprattutto nel perdurare di una grave crisi che va avanti da circa un decennio. Leggere la relazione mette tristezza, induce al pessimismo, perché
Terza economia dell’area euro rischia di non superare le turbolenze di mercato. Per ritorno alla crescita pre crisi Italia dovrĂ aspettare il prossimo decennio.
La crescita italiana continua a muoversi sotto i livelli pre-crisi. “Agli attuali ritmi di crescita Pil tornerebbe sui livelli del 2007 nella prima metĂ del prossimo decennio” ha detto il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, nelle sue Considerazioni finali. Per il Governatore i fattori frenanti sono rappresentati “dalle rigiditĂ del contesto in cui operano le