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L’economia Usa non riesce a ripartire. Crescono le aspettative su nuove misure di stimolo dalla Fed. Si assiste a prese di profitto, soprattutto sull’oro, che dopo aver ben superato quota $1.900 l’oncia si è riportato sotto quota $1.850. Aumentano le speculazioni di una bolla sui beni rifugio.
L’annuncio del G7 su possibili interventi nel mercato non sembra migliorare il sentiment generale. Gli investitori pesano il downgrade degli Stati Uniti e i timori di una nuova recessione. Proseguono i sell in Asia: Nikkei (-2,18% in chiusura), Hong Kong (-3,85%), Singapore (-4,65%). L’oro sfonda quota $1.700 e prosegue il rialzo. Greggio in calo. Nuovo record del franco svizzero sul biglietto verde. Eurodollaro $1,4340.
I bamboccioni anche in America? Nullafacenti o impegnati in in mansioni semplici, poco produttive e a basso costo. Stanno portando a un calo della produttività. Necessario favorire l’immigrazione di personale piu’ qualificato per il benessere a lungo del paese, secondo Greenspan.
“Mi sono reso conto che in oltre dieci anni di inchieste e di serate sul Vero Potere ho snocciolato tutti i nomi e cognomi dei golpisti che ci hanno sottratto la democrazia e la vita”. La lista completa, nome per nome (di Paolo Barnard).
Parla Marc Faber. “Credo che Bernanke probabilmenti guardi lo S&P ogni giorno”. Dunque, per sostenere l’indice da una eventuale grande correzione, ci sarà bisogno di più moneta. E si tornerà a stampare.
L’ex presidente della Fed critica aspramente l’attivismo di governo e banca centrale Usa, ovvero le misure di politica fiscale e monetaria espansiva che hanno finora drogato lo sviluppo in America.
Rick Goings riceve i massimi onori in Francia, seguendo le orme di americani quali il Generale Colin Powell, Alan Greenspan e Dwight D. Eisenhower
Un mercato obbligazionario in tilt comprometterebbe la ripresa mandando la nazione nuovamente in recessione. Si mette a freno l’ingente deficit. Il Congresso proceda al piu’ presto.
I prezzi dei bond sono ridicoli. La Fed? Garantira’ uno spettacolo degli orrori dell’economia. Le raccomandazioni di Jeremy Grantham. Nella sua nota agli operatori di borsa, il chief investment strategist di Gmo ha messo nero su bianco le stime da qui a sette anni.
L’Europa se la cava. Nel momento in cui l’America sprofonda nella crisi esistenziale è una fortuna che il paese che fra 15 anni la sostituirà come prima potenza economica abbia un programma equilibrato e una guida sicura.