Giorgio Napolitano pagina 21
Scossa genera scossa. Secondo i sismologi nel sottosuolo c’e’ una bomba a orologeria. In dieci giorni la regione è stata colpita da due violenti sismi, che hanno provocato 14.000 sfollati circa. Governo aumenterĂ di due centesimi accise carburanti.
«Le tv stanno morendo e i giornali sono finiti, noi viviamo in internet e non abbiamo bisogno di giornali, giornalisti e politici» ha detto il leader del Movimento 5 Stelle durante un comizio a Garbagnate Milanese (Milano).
Primo accordo tra Alfano, Bersani e Casini: no a vincolo di maggioranza, taglio a 500 deputati e 250 senatori, soglia di sbarramento. Verso sistema basato sui collegi. «Voto a ottobre? Stupidaggini».
I dati sulla raccolta della Sipra segnano un -17%. Se la tendenza non migliora, nelle casse di Viale Mazzini potrebbero mancare circa 100 milioni. Da sommare agli esborsi per Europei e Olimpiadi.
Fornero e Monti incontrano Napolitano, poi riunione fino a notte del ministro con i sindacati che tentano di mettere a punto un documento condiviso. Il confronto riprende questa mattina, poi il vertice con il premier.
Sara’ brevissimo e ‘blindato’ l’iter parlamentare per il ripristino della tassazione degli immobili commerciali alla Chiesa Cattolica. Diventera’ legge entro pochi giorni. Monti ha spiegato la decisione al Quirinale.
Napolitano, secondo i manifestanti “è tra i maggiori responsabili dello stato di soggezione ai diktat della finanza globale e alle manovre lacrime e sangue che questa impone tramite il suo sodale Monti”.
Fiducia che i governi Monti e Papademos riescano ad implementare le misure necessarie per stabilizzare i due paesi. Migliora l’outlook dell’area unica. Nikkei (+1,05% in chiusura). Euro a $1,3754.
“Le consultazioni che svolgerò saranno condotte con il senso dell’urgenza ma con scrupolo”. “Ritornerò – dice – dal presidente della Repubblica quando sarò in grado di sciogliere la riserva”. Ci vorranno parecchi giorni. Il capo dello Stato Giorgio Napolitano richiama la drammatica emergenza del governo tecnico: “da domani alla fine di aprile andranno a scadenza 200 miliardi di euro di Btp che bisognerĂ rinnovare ricollocandoli su mercati”. E intima: basta con le faziosita’.
Ve lo poniamo come paradosso, ma se non si dimette il premier potra’ presto essere considerato un pericolo pubblico: rimanendo al potere sta provocando un aggravio di decine di miliardi al bilancio dell’Italia, con i Btp sulla soglia di non-ritorno del quasi-default. In pericolo anche l’euro, l’Europa, il benessere di 500 milioni di cittadini europei, la crescita dell’economia mondiale. Ecco perche’ Napolitano…. Opinione di Luca Ciarrocca