Gheddafi pagina 3

Eni: dopo quasi otto mesi riapre il gasdotto Libia-Italia

Giovedi’ torna attivo il gasdotto libico “Green Stream” che porta il metano destinato all’Italia dai giacimenti di Mellitha fino alla stazione siciliana di pompaggio di Gela.

Gheddafi è ancora in Libia, famiglia fuggita in Algeria

Il rais, rimasto nel paese, pensa a un cambio di strategia: resistere nel sud del paese, nel Fezzan, che si trova quasi interamente nel Sahara. E magari, fuggire poi verso il Niger e il Ciad. L’ira dei ribelli contro le autoritĂ  algerine, che avrebbero accolto la moglie del colonnello Safia, la figlia Aisha e altri due figli per motivi umanitari.

Nuova strage a Tripoli, lo stupro delle amazzoni. E il Rais ora vuole trattare

Quasi 200 prigionieri uccisi e i cadaveri bruciati dai fedelissimi di Gheddafi in fuga. Scene raccapriccianti, mentre i cittadini vanno alla ricerca disperata di una nuova vita. E intanto è caccia sfrenata ai souvenir del rais. Si arriva anche alle risse pur di prendere uno straccio che ritragga la storia di un periodo ormai finito.

Libia: liberati i quattro giornalisti italiani rapiti

Sono Domenico Quirico de La Stampa, Elisabetta Rosaspina e Giuseppe Sarcina del Corriere della Sera e Claudio Monici di Avvenire. Irruzione nella casa privata di Tripoli dove erano rinchiusi da due giovani. La dinamica resta poco chiara. Su Gheddafi una taglia da $1,6 milioni “vivo o morto”.

Solo due anni fa gli Usa vendevano “armi letali” alle forze libiche

Nel 2009 gli Stati Uniti facevano affari con la Air Force di Gheddafi. Le operazioni avvenivano grazie a paesi terzi. In questo caso il Portogallo. I prodotti venivano fabbricati da Rolls Royce e Lockheed Martin, esportati da Dynatech e consegnati a Ogma Industria Aeronautica de Portugal.

Come l’Italia, Eni e Unicredit faranno pressioni sul nuovo regime

Prima dello scoppio del conflitto la Libia era il maggiore fornitore di petrolio e gas dell’italia, a cui garantiva un terzo del suo fabbisogno. Ma visto il ruolo della Francia, Total potrebbe strappare quote importanti a Eni. Problemi per la maggiore banca italiana, di cui Gheddafi possedeva il 7,5%. Dopo quella del colonnello, Berlusconi e’ pronto a baciare la mano al leader dei ribelli.

Libia: fine Gheddafi piĂą vicina, Tripoli e tv di stato ai ribelli

L’esercito depone le armi e si arrende ai ribelli, che prendono il controllo di Piazza Verde a Tripoli. Spari di gioia, poster del colonnello strappati, bandiere del Paese ammainate (VIDEO). Il regime – al potere da 42 anni – prossimo a crollare. Gli resta solo il 15% della capitale. Regno Unito e Casa Bianca: “Il rais vada via ora”. Chavez non ci sta: “vogliono solo il petrolio”. La transizione sara’ nelle mani dei libici. Secondo il portavoce del regime, i morti nelle ultime 24 ore sarebbero 1.300. Lehner (ex PdL), non nuovo a uscite di questo tipo, chiede di ospitare Gheddafi in Italia.

Libia: Eni e Ansaldo (+6,5%) scommettono sulla sconfitta del rais

SocietĂ  italiane in prima fila, sperano nel ritorno delle commesse e nello sblocco delle forniture di petrolio. Ma l’incognita rimane: quale sarĂ  la gestione del paese nel dopo Gheddafi? Come si porranno i ribelli nei confronti delle societĂ  straniere?

Gheddafi molla e forse si rifugia da Chavez (o in Tunisia). Maxi complotto?

Secondo fonti anonime il leader libico pronto a lasciare la Libia, andrebbe in Venezuela. O in alternativa a Tunisi. Inanto Chavez, che e’ disposto ad accoglire l’amico, ha deciso di ritirare dalle nazioni occidentali l’oro depositato all’estero: valore $29 miliardi. La coppia ha in mente di far cassa per compiere azioni di forza anti-Occidente (e l’Italia sarebbe uno degli obiettivi prioritari) e vendicarsi dello scandaloso intervento Nato in Libia?

Terrorismo nei cieli: Usa lanciano allarme su voli kamikaze

L’intelligence americana non esclude l’ipotesi di attentati suicidi provocati da terroristi con una bomba impiantata chirurgicamente nel corpo. Possibili misure di sicurezza addizionali per i passeggeri che si recano negli Stati Uniti. E Air France teme i razzi di al-Qaida.