gas di scisto pagina 4
Presente anche l’Iran. Il business del gas di scisto potrebbe aprire una frattura interno del cartello.
Lo si vede dagli ultimi dati del cartello dell’Opec: esportazioni di petrolio ai massimi di 12 anni. Produzione a livelli record.
Si tratta della texana WBH Energy. Per gli analisti, il crollo del petrolio manderĂ in bancarotta altre societĂ del settore.
Il crollo dei prezzi del petrolio avrĂ un effetto domino mostruoso. Per non parlare della “morte del petrodollaro”.
Sul blog: “In Italia abbiamo la ‘menzogna unica’. Io voglio che voi vi ribelliate”.
L’AD Paolo Scaroni teme la concorrenza sleale degli Usa. In Texas prezzi elettricitĂ due volte piĂą bassi, quelli del gas tre.
Le risorse dei 42 paesi esaminati sono abbastanza vaste da soddisfare oltre dieci anni di consumi: 345 miliardi di barili, il 10% dell’offerta globale di petrolio. Mappa scambi commerciali da riconfigurare.
L’azienda petrolifera prova a prevedere le decisioni che le classi politiche e le aziende dovranno prendere nei prossimi anni in materia di energia. Scelte che inevitabilmente influenzeranno i mercati e il nostro modo di vivere.
Shell e’ pronta a spendere piu’ di $400 milioni nei progetti in Ucraina. Chevron ha ambizioni simili in Romania. La Bulgaria offre ghiotte prospettive e diverse migliaia di miliardi di metri cubi di risorse. Il continente e’ pronto a ridurre drasticamente la sua dipendenza energetica dalla Russia.
Volumi triplicati in 5 anni. Il gas naturale ricavato da rocce sedimentarie permette di abbattere i costi ma provoca inquinamento. Alcuni stati americani non sentono ragione. E intanto le case di investimento scrivono a ExxonMobil, Chevron, Statoil. Con risultati discutibili.