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Una fuga di capitali a livelli “monstre” negli ultimi cinque anni. Investitori scappano a gambe levate dagli emergenti. In Europa meno tasse sul lavoro. Ancora spazi per riforme strutturali.
La velocità della moneta è un modo valido per misurare lo stato di salute di un paese, nonché uno dei dati più importanti di quelli monitorati dalle banche centrali.
Per un sistema di capitali chiuso come quello della Cina, la vendita di riserve valutarie è una conseguenza (e funzione) diretta dei flussi di capitale in uscita. Secondo Goldman Sachs, gennaio è ben impostato per diventare il secondo mese di sempre con più interventi sullo yuan da parte di banca centrale e banche (e quindi
Per la prima volta dagli Anni 80 si registra un deflusso netto di capitali enorme dai paesi emergenti. Crescita economia in frenata per il quinto anno di fila.
A Francoforte oggi si riunisce il consiglio direttivo della Bce. Per gli esperti di mercato i tassi resteranno confermati allo 0,75%. Ma alcuni strategist vanno oltre e prevedono sorprese. Se non ora, presto. Crisi Cipro e impasse Italia in primo piano.
S&P 500 a due punti dal record grazie ai buoni dati macro. Boom valori case: ai massimi da 6 anni. Banche americane favorite dalla crisi cipriota: fuga di capitali dall’Europa verso gli Stati Uniti.
Timing non poteva essere peggiore. Secondo Morgan Stanley valori ridotti di un terzo (-32%), per Reuters -40%. Maggior calo tra tutte le Borse europee nel 2013. E il trend e’ in peggioramento. Perso in un anno un giro d’affari fra i 300 e i 400 miliardi.