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Nel corso della trasmissione “Cominciamo bene” su Rai 3 il deputato dell’Idv Antonio Borghesi ha litigato vivacemente con il prof. Paolo Becchi di Genova, filosofo, simpatizzante del Movimento 5 Stelle, fautore dell’uscita dell’Italia dall’Euro. Ecco il VIDEO (credit: Claudio Messora) in cui altri economisti, tra cui Alberto Bagnai (vedi articolo sotto) e Claudio Borghi, definiscono Borghesi “criminale dell’inflazione”. Che ne pensate?
Il numero uno della Bce e’ l’interlocutore di maggiore importanza del titolare del Tesoro Usa. Schaeuble e Geithner hanno espresso fiducia su sforzi area euro e su processo verso una maggiore integrazione.
“L’azione del governo per digitalizzare le pubbliche amministrazioni e ridurre i costi rischia di essere stravolta dalla moltiplicazione delle norme”, secondo Stefano Parisi di Confindustria Digitale. Entro stasera l’esito del voto di fiducia sulla Spending Review.
Piu’ di 40 dipendenti con 10 nuove assunzioni, di cui 8 a tempo indeterminato. Il caso di Di Renzo Regulatory Affairs. Le tre ricette vncenti: organizzazione, specializzazione ed espansione nelle componenti internazionali del mercato/
L’indice della fiducia dei consumatori stilato è stato comunque rivisto al rialzo a 72,3 punti, meglio dei 72 inizialmente resi noti.
Non solo turismo. Un grande mercato in forte crescita, un sistema di infrastrutture moderno, pratiche burocratiche snelle, manodopera qualificata e a costi competitivi, incentivi agli investimenti esteri, rendono la Tailandia uno dei paesi piĂą interessanti per fare business in tutta l’Asia.
Il Fondo incita la Banca centrale europea a fare di piĂą, tornando ad acquistare titoli di stato. “Tensioni mercati periferici ai picchi di fine 2011”. Confermate previsioni Italia: -1,9% nel 2012, pareggio conti in 2013 ma debito salirĂ al 126,4% del Pil.
Sviluppo e lavoro: L’Europa ha due velocita’. Il Nord ci distanzia. Ernst&Young promuove con riserva le mosse di Monti: “Spesa pubblica limitata. Resta l’incognita dei troppi giovani inattivi, a rischio stabilita’ sociale”.
L’indice Thomson Reuters/University of Michigan sul sentiment della fiducia di luglio degli americani e’ in calo a 72 da 73.2 del mese precedente. Gli economisti avevano stimato una lettura di 73.5.
La gente ha perso fiducia nella classe politica: ci vogliono leggi semplici e meno populismo. L’opinione di Luigi Zingales, economista dell’Universita’ di Chicago: ASCOLTA AUDIO dell’intervista.