Feltri pagina 2
Terremoto nella stampa di destra. Ennesimo addio a “Il Giornale” di Berlusconi. Ma e’ una farsa: organo del Partito Monarchico (morto e seppellito due generazioni fa) Libero prende quasi 8 milioni di euro di contributi statali.
Il Corriere della Sera perde -3.4% a 496.250 copie. La Repubblica, sempre vicina al primo ma meno dei mesi precedenti (465.176, -5,6%). Il quotidiano che interessa di piu’ il nostro pubblico, il Sole 24 Ore, conferma il declino inarrestabile con l’ennesimo tonfo a quota 241.584 (-9.0%), nuovo minimo assoluto.
Secondo un articolo de “Il Giornale” neanche Bianca Berlinguer se la passa molto bene con il suo Tg3. E mentre si parla di chi perde di piĂą alla Rai, il telegiornale di Mentana vede balzare la propria share media. Un vero successo.
Mercoledì ha perso 850mila spettatori, fuga verso il TG7. La dĂ©bâcle il giorno dopo l’editoriale pro-voto. Il direttore: “Troppa politica, ho sbagliato”. “Vicinanza al governo deleteria. E l’arrivo di Mentana peggiora le cose”.
Il capogruppo di Futuro e LibertĂ al Senato, Pasquale Viespoli, sottosegretario al Welfare, lancia un appello: “Occupiamoci dell’Italia”. Ma Il Giornale: “Fini a casa, ondata di firme”.
Berlusconi: “FinchĂ© ho la maggioranza si continua”. E considera la nota di Fini quasi come un “autogol”. “E’ come Claudio Scajola che, poverino, è diventato proprietario di una casa ma ignora la provenienza dei soldi con cui è stata pagata”, scrive Vittorio Feltri nell’editoriale.
Aperto un fascicolo dopo la denuncia presentata il 30 luglio da due esponenti della Destra di Storace. L’immobile era nel patrimonio di AN, regalato dalla contessa fascista Colleoni (discendente del Capitano di ventura con 3 attributi).
Lo annuncia il portavoce, affermando che la querela scatterĂ in relazione alla diffamazione sulla casa di Montecarlo. “Il presidente non è titolare dell’appartamento”, dice Alfano.
Sono solo una parte dei soldi pubblici che i partiti italiani hanno sifonato in sedici anni: il tesoro nascosto della Seconda Repubblica. Una cascata di denaro prelevato dalle tasche di noi cittadini e trasferito nei forzieri che sostengono la macchina politica del nostro paese. A indecenti giornali di partito (sono tutti da chiudere…) cifre stratosferiche.
La crisi ha accentuato le diseguaglianze e frantumato la classe media. Siamo diventati tutti americani, un paese sempre piĂą diseguale: ricchi e poveri, giovani e anziani, uomini e donne, nord e sud. L’eguaglianza non c’è piĂą, le distanze s’allargano.