Eurozona pagina 5

Eurostat ha rivisto lievemente al rialzo la stima di crescita del Pil della zona nel quarto trimestre 2020 rispetto al terzo, ora indicata a -0,6% (da -0,7%). Nella Ue il pil è indicato a quota -0,4% (da -0,5%). Nel terzo trimestre il pil era cresciuto del 12,4% nell’area euro e dell’1,5% nella Ue. Rispetto al

Torna positivo a gennaio, il tasso di inflazione annuale nell’area euro a +0,9% dopo -0,3% a dicembre. Lo indica la stima flash di Eurostat. Beni alimentari, tabacco e alcol hanno registrato l’impatto più alto al rialzo (1,5% rispetto a 1,3% a dicembre) seguiti da servizi (1,4% dopo 0,7%), beni industriali non energetici (1,4% dopo -0,5%)

Crolla il Pil di Eurolandia nel quarto trimestre del 2020. Secondo la stima preliminare di Eurostat, il PIL dell’Eurozona è sceso dello 0,7% dopo il +12,4% dei tre mesi precedenti. Il dato risulta inferiore alle stime degli analisti che indicavano un +12,7%. Si tratta della caduta piú netta dall’avvio della serie statistiche nel 1995. Nel secondo

Nel terzo trimestre 2020 i prezzi delle case nell’area euro sono aumentati del 4,9% e nella Ue del 5,2% rispetto a un anno prima. Rispetto al secondo trimestre la crescita è stata rispettivamente dell’1,3% e dell’1,4%. Lo indica Eurostat. Italia indietro: +0,1% rispetto rispetto al terzo trimestre 2019 e -2,5% rispetto al secondo trimestre.

Cresce nel mese di novembre la produzione industriale nell’area euro, aumentata del 2,5% mensile (+2,3%); nella Ue del 2,3% (dopo 2%). Su base annua il confronto resta caratterizzata dal segno meno” -0,6% e -0,4% rispettivamente. Lo indica Eurostat. Peggio della media fa l’Italia -1,4% rispetto a ottobre e -4,2% rispetto a novembre 2019.

A dicembre il tasso di inflazione annuale nell’area euro è stimato da Eurostat a -0,3%, stabile per il quarto mese consecutivo. Se si esclude l’energia, l’inflazione annuale nell’area euro sarebbe dello +0,5%. In Italia la stima del tasso di inflazione annuale è  -0,3%, come a novembre; in Germania -0,7%; in Francia 0%; in Spagna -0,6%.

Migliora a dicembre anche se resta in fase di contrazione l’attività economica nell’Eurozona. Lo rivela l’Indice Pmi composito elaborato da Markit che, il mese scorso, si è attestato a 49,1, in aumento rispetto al 45,3 segnato a novembre. Il terziario è rimasto il freno principale della produzione economica,  mentre il manifatturiero è rimasto il punto

Migliora l’umore degli investitori della zona euro nel mese di dicembre. Lo dimostra la risalita dell’indice Sentix, che che si è attestato a -2,7 punti contro -10 punti di novembre. Il dato batte le attese degli analisti che avevano previsto -7,8 punti.

Nel mese di ottobre i prezzi alla produzione industriale nell’area euro sono aumentati dello 0,4% su base mensile. Nella Ue la crescita è stata +0,3%. A settembre erano aumentati dello 0,4% e dello 0,3% rispettivamente. Rispetto a un anno prima -2% nelle due aree. Lo indica Eurostat.

Finora esclusa come ipotesi, la BCE starebbe ripensando alla possibilità di cancellare i debiti contratti dai paesi dell’eurozona durante la pandemia