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Decisivi i negoziati delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico. Tuttavia attriti tra le 200 nazioni che partecipano alla conferenza.
La mossa record, per far fronte all’aumento della domanda, conferma strategia Opec volta a continuare a mantenere ferma la sua quota di mercato.
L’indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dello 0,3% su base mensile, ma corretto per gli effetti del calendario…
Gli analisti non vedono una riduzione produzione di barili. L’obiettivo numero uno è contrastare il mercato del petrolio di scisto americano.
Lo si vede dagli ultimi dati del cartello dell’Opec: esportazioni di petrolio ai massimi di 12 anni. Produzione a livelli record.
La capitalizzazione di mercato è diventata la più grande. Ma il colosso petrolifero cinese riuscirà a restare al top?
Un “potenziale impressionante”, pari all’ammontare delle riserve petrolifere della Russia.
In Italia “dirigenti si sono portati a casa milioni di stipendi, di stock option, liquidazioni e hanno lasciato migliaia di persone in cassa integrazione. Non ci sta rimanendo piĂą niente”.
Scenario peggiore per i produttori: 40 dollari; metterebbe in crisi anche i sauditi. Verso redristribuzione quote e taglio produzione.
Fatturato in aumento del 9,8%, utile ordinario +7,3%. AD Starace: risultati positivi anche grazie al retail in Italia. Debito a 39,5 miliardi.