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Il titolo FCA è sotto pressione a Piazza Affari dopo l’affondo arrivato dalla Germania, che ha chiesto all’Unione europea di decidere il richiamo dei veicoli che sarebbero coinvolti nell’accusa sulle loro emissioni arrivata dagli Stati Uniti. Scontro politico Roma-Berlino, con il ministro per lo Sviluppo Commerciale Calenda che ha chiaramente invitato i tedeschi a occuparsi
Ue contatta l’EPA per verificare possibile impatto su modelli venduti in Europa. Altroconsumo chiede a ministero Trasporti di fornire esiti test realizzati su emissioni.
La procura di Parigi ha aperto un’inchiesta sui sistemi di controllo delle emissioni inquinanti. “Frode ha reso il prodotto pericoloso per la salute” dei cittadini.
Respinge al mittente le accuse l’ad di FCA che punta il dito contro la tempisticia “curiosa e spiacevole” con cui è uscita fuori l’indagine dell’Agenzia.
Ecco nel dettalgio il Barometro Minibond: Market Trends, il documento redatto da MinibondItaly.it e da Epic SIM
Le azioni della casa di Wolfsburg hanno perso circa un quarto del loro valore dopo la crisi scoppiata lo scorso settembre.
Dopo il Dieselgate, Volkswagen si è scusata, ha promesso che avrebbe fatto di tutto per riconquistare la fiducia della clientela, e, soprattutto, ha disposto il richiamo delle automobili incriminate dal software che altera le emissioni di ossidi di azoto. Ma, secondo quanto denunciato dalla rivista Altroconsumo, le macchine richiamate dalla casa continuano a violare i
Toyota, primo gruppo automobilistico mondiale, ha disposto il richiamo di 3,37 milioni di vetture nel mondo per una serie di malfunzionamenti che investono l’airbag e il controllo delle emissioni. Per quest’ultimo problema sono state richiamate 2,87 milioni di automobili, mentre appena il giorno prima, martedì scorso, la casa aveva dichiarato che 1,43 milioni di vetture
Si parla di “prove” sulla presenza di un software illegale. E ora a rischio sono le vendite in Germania?
Il titolo è stato sospeso per eccesso di ribasso.