elezioni pagina 40
Pd e Pdl, che nel 2008 avevano aggregato il 70% dei votanti, faticheranno a superare il 50%. Movimento 5 Stelle ha almeno il 15% e oltre il 40% all’estero. Il prossimo premier potrebbe dover ritornare di colpo alla prima Repubblica.
La sinistra sarebbe stata più forte con Matteo Renzi. Ci sarebbe stato un partito moderno capace di fornire mix giusto di politica: riforme strutturali senza austerity. Société Générale: Berlusconi potrebbe davvero vincere.
Il programma del Pdl ha un impatto positivo sul Pil, a spese però del deficit pubblico: poco credibili anche promesse taglio debito. Con Monti disoccupazione non scenderà mai sotto il 10%. Gli impatti sul reddito delle famiglie. Allarme deflazione.
I derivati sono solo uno degli strumenti utilizzati dalle banche per succhiare il sangue vitale dei cittadini italiani, una delle manovre occulte per gonfiare il conto della banca stessa. L’opinione di Maurizio Frigo.
“Eravamo caduti nel ridicolo“. Su Grillo: dalla “partitocrazia alla partitorazzia“. Parla anche Berlusconi: non ho mai parlato di tangenti, è un reato che va punito. “Mi offrirono il Quirinale per tenermi fuori”.
“Una vittoria di Berlusconi sarebbe un disastro per il paese”, scrive il quotidiano britannico. Ha “promesso il rimborso dell’Imu, ma una tale mossa creerebbe un buco nelle finanze fragili di Roma”. Lui: “Dello spread non ci può importare di meno“.
Intervista a Roberto D’Alimonte, politologo alla Luiss. Pd in difficoltĂ non solo al Senato, ma anche alla Camera, per scandalo Monte Paschi, ma anche perchè ha dimenticato l’abc della politica, la necessitĂ di fare campagna in mezzo alla gente. Pdl potrebbe arrivare al 30%.
Il Movimento 5 Stelle puo’ arrivare al 20%, confermandosi terzo partito italiano e rompendo i giĂ delicati equilibri al Senato. A quel punto rischio di governo instabile o ritorno alle urne. Forchetta Pd-PdL a 4 punti: “Così rimarrĂ ”, dice sondaggista.
Prime voci sulle poltrone da spartirsi nel dopo elezioni, scontata una vittoria (di misura) della coalizione Pd/Scelta Civica. Monti (che non supera il 10%) non sara’ premier ma va agli Esteri. Il direttore generale di Bankitalia, Fabrizio Saccomanni, all’Economia. Letta (Enrico) allo Sviluppo economico. E il jurassico D’Alema agli Interni.
Movimento 5 Stelle amato soprattutto da chi ha un’etĂ compresa tra 18 e 23, tanto da conquistare quasi un terzo di elettorato (30,4%). Diminuisce tra le nuove generazioni l’interesse per Lega o Pd. Tonfo consensi Pdl. Grillo: “E ora ci prendiamo l’Europa”.