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ROMA (WSI) – Accelerazione ribassista per le quotazioni del petrolio, che pagano l’alert arrivato dall’Opec, che ha tagliato le stime sulla domanda globale del petrolio, sulla scia dell’indebolimento nella crescita dell’economia dei paesi emergenti, ma anche per le temperature più alte e per la rimozione di sussidi al carburante. L’Opec ha rivisto al ribasso le

Pesa anche il fattore Iran, che non accetterà di congelare l’offerta ai livelli di gennaio, almeno fino a quando non riuscirà a centrare un obiettivo.

Goldman Sachs è tra l’altro scettica nei confronti dell’accordo raggiunto tra Arabia Saudita e Russia.

L’economia numero uno dell’Europa sta sfidando con successo gli ostacoli rappresentati dalla Cina e dal rallentamento della crescita globale.

Merito del rafforzamento della domanda interna. La fiducia delle imprese in Francia al massimo in quattro anni.

“L’atteso irrobustimento della ripresa nel corso del primo semestre dell’anno non si è verificato”.

Emessi titoli di stato con scadenza a 3, 7, 15, 30 anni. Grafico: trend a 1 mese dei rendimenti bond decennali sul mercato secondario.

Titoli di stato emessi per un valore di 6,5 miliardi di euro. Sul secondario Btp pesanti, ricalcano calo Bund e andamento di ieri.

Ma per Barron’s, il mercato azionario più interessante rimane quello cinese.

Rispetto al terzo trimestre, la variazione è stata nulla. Recupero componenti domanda interna. +0,2% sia per consumi finali nazionali che per investimenti fissi lordi.