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Crescita in calo e inflazione oltre i livelli “accettabili”. Banca centrale contrastata da necessitĂ della popolazione e gruppi di industriali. Il deprezzamento della valuta negli ultimi mesi complica il quadro.
Seconda fase della manovra iniqua come la prima: liberalizzazioni non colpiscono banche ed energia. Tasse sul patrimonio insufficienti. Le misure recessive avranno effetti negativi a breve. E Eurolandia si spacchera’ in due: l’intervista a Christian Marazzi.
Lo sostiene l’economista Salvatore Zecchini parlando delle prospettive che si aprono con la ‘fase 2’ del governo Monti. Obiettivo minimo di crescita: +1,5% annuo (ma serve l’euro debole).