crisi migranti pagina 2
Secondo il governo dell’Ungheria metà del conto milionario per la costruzione del muro di filo spinato è a carico dell’Ue. Che ha già dato una risposta
In vista delle elezioni federali, attese in Germania fra un mese, la cancelliera Angela Merkel ha affrontato il tema che più ne ha messo in dubbio la popolarità: il tema dell’immigrazione. In una serie di interviste nel corso del fine settimana, Merkel ha ribadito che la scelta della politica di accoglienza di fine 2015 è
“I francesi si beccano il petrolio mentre l’Italia i barconi” : è il commento di Di Battista alla missione navale di supporto in Libia
Secondo il commissario all’Integrazione del governo di Berlino, Aydan Özoğuz l’accesso al mercato del lavoro dei rifugiati è ostacolato da scarse qualifiche linguistiche e di studio
L’immigrazione è un “Cavallo di Troia del terrorismo”, lo ha detto il premier ungherese Viktor Orban prendendo la parola al congresso annuale del Partito popolare europeo Ppe a Malta. Secondo il capo del governo ungherese, già protagonista della costruzione di una recinzione sui confini del Paese volta a impedire l’attraversamento illegale da parte di migliaia
Il numero dei richiedenti asilo che hanno presentato domanda nei vari Paesi dell’Unione Europea è sceso del 4% nel 2016, mentre in Italia è cresciuto del 46%. E’ solo una delle tante discrepanze che il nostro Paese ha sperimentato nel corso della crisi dei migranti, rispetto agli altri membri Ue. Complessivamente il numero dei richiedenti
Farage presenta risultati choc al Parlamento Ue: solo 20% europei è in disaccordo con il divieto imposto dal governo Usa a 7 paesi di fede musulmana.
Il vice-cancelliere Sigmar Gabriel si fa da parte per la corsa alle elezioni federali in Germania, sarà Shultz l’anti Merkel
Ex fedele della Merkel fa un passo indietro per i contrasti riguardanti al gestione della crisi dei rifugiati.
Il presidente ungherese Viktor Orban fa ancora discutere a causa di alcune dichiarazioni nelle quali suggerisce, come sistema alternativo alla ripartizione in quote fra Paesi membri dell’Ue, che i migranti in attesa di riconoscimento dello status di rifugiato siano riportati fuori dal territorio comunitario, in un’isola o in una costa del Nord Africa. Intervistato dal sito di