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Nel 2019 il PIL crescerà dello 0,3% in termini reali, in deciso rallentamento rispetto all’anno precedente. La stima è quella fornita dall’Istat che abbassa così la previsione fornita a novembre scorso (1,3%). Nell’anno corrente, la domanda interna al netto delle scorte fornirebbe l’unico contributo positivo alla crescita del Pil (0,3 punti percentuali), mentre l’apporto della
Pil tendenziale si ferma quest’anno a +0,1% lontanissimo dall’1,5% immaginato a settembre. Borghi: aumento Iva necessario ma faremo di tutto per evitarlo.
La pubblicazione del DEF rischia di trasformarsi in un guaio per il governo e pare che il capro espiatorio sia il ministro dell’economia Giovanni Tria.
Cosa sarebbe potuto accadere se il Regno Unito non avesse votato per la Brexit? Lo dice una ricerca di S&P Global Ratings.
L’allentamento dei timori di una recessione imminente ha spinto l’S&P 500 in rialzo del 13% e gli analisti vedono un aumento degli utili del 4,4% nel 2019.
Crescita fiacca per il Pil dell’Eurozona che salirĂ dello 0,9% nel 2019, con aumenti congiunturali poco sopra lo zero nei diversi trimestri (+0,2% nel primo, +0,3% nel secondo e nel terzo). Sono le previsioni dell’Economic Outlook elaborato da Ifo, Istat e Kof. I tre istituti segnalano “rischi prevalentemente al ribasso legati all’acuirsi delle tensioni commerciali con
Secondo Prometeia nella seconda metà dell’anno si stima un sostegno alla ripresa dalle misure del governo su pensioni e reddito.
A contribuire al rally dei titoli azionari le politiche accomodanti della Federal Reserve americana, della Bce e degli sforzi delle autoritĂ cinesi
L’istituto di ricerca Ifo taglia le stime di crescita per la Germania per il 2019 dall’1,1 per cento allo 0,6%. Al tempo stesso l’istituto ha aumentato le previsioni per il 2020 dall’1,6 all’1,8 per cento. Come afferma in una nota Timo Wollmershaeuser, responsabile dell’analisi e delle previsioni del ciclo economico di Ifo: Le attuali difficoltĂ