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Così il Fondo monetario internazionale nel Regional Economic Outlook sull’Europa.
Presidente parlamento europeo ha ottenuto qualche concessione dalla Bce sul tema delicato dell’Addendum, ma il conflitto istituzionale è tutt’altro che concluso.
Errori sulla percentuale di crediti deteriorati delle due banche poste in liquidazione coatta. Previsti tempi lunghi per i rimborsi
Intesa Sanpaolo ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un utile netto di 5,888 miliardi di euro, compreso il contributo pubblico di 3,5 miliardi legato all’acquisizione della parte sana delle due banche venete, Popolare Vicenza e Veneto Banca. I proventi operativi sono diminuiti dell’1,2% a 12,634 miliardi. In calo del 9,1% i crediti deteriorati
Per il presidente della Bce affrontare la questione “è una precondizione per gli altri pilastri dell’Unione bancaria. Non c’è spazio per autocompiacersi”.
Il titolo della banca italiana continua a soffrire per via dei rumor circa un’indagine dell’istituto di Francoforte sull’iter di cessione dei crediti deteriorati.
La vigilanza bancaria della BCE sta studiando linee guida per smaltire gli Npl.
“Le nuove regole sui crediti deteriorati proposte dalla Banca centrale europea rischiano di ridurre il credito alle imprese italiane”. È quanto sostiene Standard & Poor’s in uno studio pubblicato il 16 ottobre. La piena copertura dei nuovi npl stabilita dalla Bce, rileva l’agenzia, è destinata a sfavorire quei Paesi caratterizzati da sistemi giudiziari e da
Le nuove regole sulle sofferenze imposte dalla Bce porteranno ad un drastico calo dei profitti per Intesa Sanpaolo, Unicredit e gli altri istituti italiani.
La questione di fondo è politico-istituzionale: può un organo tecnico – la Bce – andare contro le indicazioni ricevute dall’organo politico?