crediti deteriorati pagina 16
In una seduta altalenante per le principali Borse d’Europa, Piazza Affari continua a pagare l’effetto cedole, che pesano sullo 0,29% sull’indice, e le tensioni sul settore bancario. Il Ftse MIB è in flessione dello 0,13% a 16.245 punti al momento. Londra è piatta, Parigi e Francoforte guadagnano lo 0,7% e lo 0,47% rispettivamente. Mps cede
Finanziere che ha ispirato il film “La grande scommessa”: “Se sofferenze fossero valutate correttamente, capitale sarebbe spazzato via”.
Choc di origine interna o internazionale possono riflettersi sui mercati dei capitali e sulla crescita economica”. RedditivitĂ istituti dimezzata: e una nuova minaccia arriverĂ a partire dal 2018.
Profonda pulizia e addio all’incubo dei NPL. Questa la ricetta Mustier per attrarre l’interesse degli investitori nell’operazione di aumento di capitale che sarebbe di 13 miliardi.
Il titolo Unicredit è osservato speciale dopo le indiscrezioni stampa secondo cui l’amministratore delegato Jean Pierre Mustier starebbe valutando un aumento di capitale nella fascia alta delle aspettative (13 miliardi di euro) per poter contestualmente varare una operazione di pulizia dei crediti deteriorati che potrebbe prevedere anche l’innalzamento delle rettifiche su crediti che potrebbero arrivare
Intesa Sanpaolo ha reso noto di aver terminato il terzo trimestre dell’anno riportando utili netti per un valore di 628 milioni, in flessione del 13% su base annua, rispetto ai 722 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Il risultato è stato comunque migliore delle stime del consensus, che aveva previsto utili netti per 563
La banca dovrebbe ridurre i crediti a un massimo di 5,5 miliardi di euro entro la fine del 2016
ROMA (WSI) – Ipotizzando che al referendum costituzionale del 4 dicembre vincano i no, Deutsche Bank non dovrebbe subire gravi conseguenze, mentre a rischiare sarebbe Mps, per via della sua composizione azionaria e del suo legame a doppio filo con le vicende di politica italiana. Sulla banca tedesca il discorso è diverso. Da qualche giorno il
Un lettore ci ha dato uno spunto interessante per un’analisi del prima e del dopo il voto sulla riforma costituzionale italiana del 4 dicembre. La persona ci chiede come mai i mercati finanziari, che si sono esposti apertamente a favore del si al referendum, non stanno colpendo a suon di speculazioni al ribasso la Borsa di
Il board preferisce temporeggiare, mentre Vegas ha chiesto incontro con Passera per avere chiarimenti.