Dopo le indagini Usa in Lichtenstein, anche Svizzera e Lussemburgo tremano. E chi tra i ricchi contribuenti con conti all'estero prima si sentiva al sicuro, ora rischia la confisca ed espropriazione del capitale.
Il colosso lancerà il portafoglio della parità. No a investimenti in tabacco, armi e petrolio, la banca si fa "etica"? E uno studio Credit Suisse rivela che la presenza femminile nei consigli di amministrazione migliora il valore dei titoli azionari.
Dati Credit Suisse: reddito pro capite in Italia è pari a 165mila euro, oltre i 135mila dei tedeschi. Ma da noi rapporti piu' iniqui. Elezioni ad alto rischio in Germania. Oltre 1200 persone alla prima riunione del partito anti euro.
Se si conferma il trend dell'ultimo secolo, nei prossimi anni i tassi di ritorno da investimento saranno i piu' bassi d'Europa. In media nel mondo visto rendimento annuo del 3-4% per chi punta nell'azionario. Per i titoli di stato tassi dell'1% di media.
C'e' ancora spazio per un rialzo e in 2-3 anni sara' di tale fattura. La previsione di Credit Suisse trova conferma nelle somme investite nei fondi e in un indice particolare: in Eurozona i dati macro stanno battendo con una certa regolarita' le stime piu' pessimiste.
Dal 2009 il numero di conti offshore in Svizzera e' calato del 70%. Gli istituti si contendono un mercato, quello della gestione dei patrimoni Usa, da $40 miliardi. Ma devono fare i conti con l'agguerrita concorrenza dei nuovi protagonisti del settore.
Rappresentano il 60% dell'universo aziendale europeo. Spesso gli investitori le evitano perché le considerano mal gestite e incapaci creazione di valore per gli azionisti, perdendo così eccellenti opportunità. L'opinione di Charles Anniss, gestore del fondo M&G European Smaller Companies
