Corea del Sud pagina 10
Il parlamento europeo ha definitivamente bocciato l’ACTA, l’accordo commerciale che avrebbe messo a rischio la liberta’ della rete legittimando la censura online. Storica vittoria degli attivisti del web.
Tra le Alpi del Nord Est c’è un’area ad altissima densitĂ di innovazione. Centri di ricerca, eventi di settore, istituzioni e UniversitĂ . A Trento e dintorni non si fanno mancare proprio nulla.
Debolezza economia cinese pesa sulle principali materie prime. Won in apprezzamento dopo il flop della Corea del Nord. Nikkei (+1,19%), Seul (+1,12%), Shanghai (+0,50%). Euro a $1,3166.
Il nostro Paese non solo rischia di ospitare pochi investimenti industriali ma anche di ricevere solo quelli a minor valore aggiunto. «Eppure molte aziende occupano nicchie interessanti, altre usano tecnologie innovative», scrive l`Economist.
I principali gruppi finanziari di Taiwan e Corea del Sud seguono i passi della terza maggiore banca giapponese, investendo nel debito spagnolo e italiano. Coupon “attraenti” dopo l’accordo in Grecia.
E’ successo in Corea del Sud. La polizia ha arrestato 6 persone, accusate di aver messo in circolo voci false al solo scopo di influenzare i prezzi del mercato azionario.
Il calo della fiducia dei consumatori americani, e il rallentamento della produzione industriale in Giappone e Corea del Sud, riduce l’ottimismo sul miglioramento degli utili societari. Nikkei (+0,01% in chiusura), Singapore (+2,02%). Eurodollaro a $1,4440.
Una cifra spaventosa, ben oltre il Pil degli Stati Uniti. Ecco quanto la Federal Reserve ha elargito (leggi documento integrale) a grandi istituti finanziari e societĂ , in America e nel resto del pianeta, secondo un report dell’agenzia di controllo contabile del Congresso Usa, reso pubblico da un senatore indipendente, Bernie Sanders. Tutto a beneficio di elite e lobby bancarie, mai delle popolazioni. “Questo è un chiaro caso di socialismo per i ricchi e un amaro individualismo ‘all’arrangiatevi’ per tutti gli altri”.
La casa giapponese porta le stime sugli utili annui a livelli ben al di sotto le attese del mercato. La forza dello yen, insieme all’impatto del disastro dell’11 marzo, starebbero causando non pochi problemi nella lotta per le quote di mercato contro le concorrenti.
Fino a poco tempo fa considerati il motore dell’economia mondiale, Brasile, Russia, India e Cina iniziano ad accusare i primi segnali di cedimento. I prestiti aumentano in misura eccessiva e le banche si domandano sulla sostenibilità del credito.